Kompatscher invita la popolazione al test di massa: «Per un Natale abbastanza sereno»
E sul mancato impiego in caso di test non effettuato, il presidente chiarisce come si faccia riferimento a cantieri e attività produttive al punto "C" dell'ordinanza, "la cui interruzione possa pregiudicare la ripresa della produzione o la fornitura di prodotti necessari per il mantenimento della filiera essenziale di sistema", e per cui, in generale, bisogna comunque inoltrare richiesta di autorizzazione alla Provincia
BOLZANO. Lo screening di massa con tamponi rapidi, che sarà effettuato dal 20 al 22 novembre su 350.000 altoatesini, «è la svolta per uscire dalla zona rossa e per un Natale abbastanza sereno». Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher ribadendo che «più cittadini partecipano, più grande sarà il successo».
Il presidente della Giunta fa anche un'importante precisazione in merito ultima ordinanza - la numero 69, in vigore dal 14 al 29 novembre -, e segnatamente all'impiego unicamente dei lavoratori che parteciperanno ai corona-screening; questa limitazione si riferisce a cantieri e attività produttive al punto "C" dell'ordinanza, "la cui interruzione possa pregiudicare la ripresa della produzione o la fornitura di prodotti necessari per il mantenimento della filiera essenziale di sistema", e per cui, in generale, bisogna comunque inoltrare richiesta di autorizzazione alla Provincia.
Per quanto riguarda i test, chi risulterà positivo sarà posto in quarantena per dieci giorni. «L'obbiettivo - ha spiegato il coordinatore del progetto Patrick Franzoni - è di portare l'indice di replicazione da 1,5 a 0,5». Ci saranno 190 presidii in tutti i Comuni.
L'ordinanza numero 69:
2020.11.12 Ordinanza n. 69 Definitiva Con Allegato by Paolo Gaiardelli on Scribd