Italcementi, l’aula boccia l’ulteriore analisi dei rischi
TRENTO. La bonifica dell’ex Italcementi è iniziata in questi giorni, ma dei costi e dei tempi che ci vorranno, si discute da tempo. Non a caso i consiglieri del M5S avevano presentato in occasione...
TRENTO. La bonifica dell’ex Italcementi è iniziata in questi giorni, ma dei costi e dei tempi che ci vorranno, si discute da tempo. Non a caso i consiglieri del M5S avevano presentato in occasione della discussione sul bilancio nel dicembre scorso un ordine del giorno per chiedere l’implementazione dell’analisi di rischio, perché ci sono alcune criticità relative alla presenza di cinque cisterne di idrocarburi (che verranno rimosse), ma manca un intervento legato all’utilizzo futuro dell’area. «Non si richiedeva molto - commenta Andrea Maschio - solo di procedere da subito alla verifica ed implementazione dell'analisi di rischio per sapere lo stato effettivo dei luoghi anche per interrati e gli interventi eventuali da mettere in atto per eliminare totalmente gli inquinanti. Questo non avrebbe obbligato alla scelta di portarli via ma ci avrebbe permesso di sapere cosa in caso sarebbe stato l'onere tecnico ed economico relativo». Maschio spiega che è statom proposto loro di emendare la richiesta decidendo di farlo solo in un secondo tempo. «Non abbiamo accettato - precisano - perché se è vero che i dati ci sono e non servono ulteriori campagne di indagine non si capisce perché non fare subito una verifica sui dati per evitare se, nel caso di porre del materiale di copertura, come sta avvenendo, che diventi automaticamente rifiuto inquinato con tutti gli oneri relativi di discarica in caso di nuovo scavo. Ritenevamo fosse più logico sapere subito “di che morte si sarebbe morti” per poi decidere eventuali altri interventi. In aula si è ricordato che l'inquinante è lo stesso della Carbochimica e che è pericoloso salvo poi astenersi alla mozione» .