PATRONATI 

Ital Uil, raddoppiate le sedi zonali 

Positivo il bilancio sociale, vertenze in crescita rispetto al 2011



TRENTO. L’Ital Uil del Trentino ha presentato il Bilancio sociale, che rende conto delle attività svolte dal 2014 al 2016. Si differenzia molto dal precedente in quanto il Patronato ha dovuto mettersi al passo con quanto previsto dai decreti ministeriali in applicazione della cosiddetta legge #tagliaPatronati e dell’impegno che la Uil ed i suoi operatori stanno mettendo in campo per erogare gratuitamente, servizi sempre più complessi ed evoluti.

Ad illustrare le cifre Paola Urmacher, responsabile provinciale, Walter Alotti, segretario generale Uil del Trentino e Natascia Nuzzo, per il supporto metodologico e la progettazione grafica. Tra le cifre più significative, quelle riferite agli utenti, che sono stati 7.308 con un aumento del 3,2% rispetto al 2013, la fascia d’età più presente quella tra i 30 ed i 64 anni, cresciuta di 10%.

Divisi per nazionalità gli utenti sono per il 77,9% italiani, seguiti da altra nazionalità per il 22,1%, extra Ue 18%, Ue 4%. Le pratiche aperte nel 2016 sono state 12.498 con un aumento sul 2011 del 60,8%; quelle chiuse positivamente sono il 72,5% nazionali, 27,5% provinciali, con un finanziamento in continua crescita dall’Inps per il 19,6% nazionale e 80,3% provinciale.

Le sedi zonali sono raddoppiate e si trovano a Cles, Pergine Valsugana, Riva del Garda e Rovereto oltre alla sede provinciale di Trento. Grazie all’aumento delle attività svolte, i contributi nazionali sono aumentati del 72,8%, quelli provinciali del 115,8%. Quindi il capitolo personale, che vede 12 dipendenti in servizio, compresi due in servizio civile ed un aumento del 66,7% sul 2009; l’80% è a tempo indeterminato con un turnover molto basso; per l’80% si tratta di personale femminile. (c.l.)















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