«Io positiva al virus sto già bene il Signore ci dà una piccola croce» 

L’intervista. Parla l’organizzatrice del viaggio ad Assisi durante il quale tre donne trentine hanno preso il virus da un religioso toscano di 84 anni che le accompagnava: «Lui ha ancora tosse, la donna ricoverata si è alzata dal letto»


Ubaldo Cordellini


Trento. «Nel nostro gruppo c’era una persona, un frate che è un po’ il nostro padre spirituale, che non stava bene, tossiva già da prima di partire e ci ha contagiato, ma ora stiamo tutti bene grazie a Dio. Io e un’altra signora siamo risultate positive al tampone ma non siamo state ricoverate e abbiamo avuto solo un po’ di febbre. Anche la nostra amica che è stata ricoverata sta meglio questa mattina (ieri per chi legge ndr) si è alzata e ha mangiato. Le ho mandato i saluti tramite un’infermiera. Per noi è stata una piccola croce che ci ha dato la Madonna e speriamo che serva a far trovare la fede a chi non ce l’ha». Anna, il nome è di fantasia, è una delle organizzatrici del viaggio spirituale ad Assisi per il convegno nazionale degli Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della Pace onlus che si è svolto dal 21 al 23 febbraio. È stata contagiata, insieme ad altre due donne di Trento tra le quali l’anziana di 83 anni ricoverata in isolamento al Santa Chiara, dal frate toscano di 84 anni che accompagnava il gruppo ed aveva già i sintomi del Coronavirus prima di partire per l’Umbria. Al telefono dalla sua casa in collina, la voce della donna è squillante e rasserenante. Ribadisce più volte che sta bene, che stanno tutti bene.

Signora, come sta adesso il frate che era con voi?

Ha ancora un po’ di tosse, ma mangia e dorme. È qui a Trento, accudito da una nostra amica del gruppo e lo rimanderemo a casa solo quando sarà guarito del tutto. È una roccia, un cappuccino missionario che è stato in missione per molti anni e ora è in pensione. Ci segue da molti anni, da quando quindici anni fa abbiamo fatto il primo ritiro a Medjugorje.

E voi come state?

Anche la signora che accudisce il frate, che è positiva anche lei, sta bene e ha solo un po’ di febbre. Io mi sto riprendendo di gran lena e sto bene. Ho avuto un po’ di febbre, ma al massimo 38 e qualche linea. È andata bene.

E la signora che è stata ricoverata come sta?

Lei si è sentita male per prima l’abbiamo portata a casa noi al rientro da Assisi e poi il nipote e il fratello l’hanno portata in ospedale dove è stata riscontrata come positiva, ma lei è molto fragile. Però mi hanno detto che sta bene anche lei e che si è già alzata dal letto e ha mangiato. Tutti gli altri del gruppo, eravamo tutti trentini, ma c’era anche un sacerdote di 83 anni e una signora entrambi veronesi, stanno bene e non hanno avuto alcun problema.

Lei quando ha iniziato a sentirsi poco bene?

Ho avuto la febbre da venerdì. E mi hanno fatto il tampone domenica sera. Mi ha accudito mio marito, ma l’importante è stare dentro casa, chiusi al caldo, mangiare e bere cose calde per tenersi in forma. Se si fa così si supera tutto.

Ma come sieste stati contagiati?

Il frate che era con noi è in pensione, ma si dedica a questi convegni e ritiri di preghiera. Aveva girato molto per l’Italia prima di partire, non stava bene già prima di partire e aveva la tosse, ma ora sta molto meglio. Noi lo conosciamo da molti anni andiamo sempre con lui a questi convegni di preghiera. Anche questa volta è stato bellissimo ed eravamo tutti così felici. Eravamo tutti in cielo. Ora accogliamo questa piccola croce che il Signore ci ha voluto dare affinché tutti trovino la fede.

E poi cosa è successo?

Siamo tornati a Trento il 23, venerdì, che era il 28, non sono andata al solito incontro di preghiera perché avevo la febbre. Poi la nostra amica è stata portata in ospedale domenica e a me hanno fatto il tampone, ma già da ieri (lunedì sera ndr) la febbre è scesa e sto bene. Tutti devono sapere che non si deve avere paura. Si deve stare al caldo, bere vitamine e cercare di stare in forze. Se ci si cura, si supera. Ce lo hanno anche detto i medici dell’Azienda sanitaria che ci sono stati vicinissimi e hanno risposto a tutte le nostre domande. Adesso staremo a casa in quarantena, ma tutto è andato bene.













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