Inviti pressanti e caramelle per la donna è stalking
In tribunale. La 24enne ha denunciato un 50enne perché il “corteggiamento” dell’uomo le faceva paura e non piacere. Ma il giudice lo ha assolto per insussistenza del fatto
Trento. Le richieste di bere un caffè insieme, quelle di passare qualche minuto da soli, un fiore fatto di caramelle come regalo. E poi la capacità di quell’uomo di farsi trovare dove lei stessa si trovava. Una serie di episodi che hanno sconvolto la vita di una 24enne trentina tanto da spingerla a chiedere aiuto ai carabinieri e quindi denunciare il suo “corteggiatore” ossessivo per stalking.
L’assoluzione
Un’accusa pesante dal quale l’uomo (ultra cinquantenne) si è difeso con l’avvocato Giuliano Valer. Un’accusa dalla quale è stato assolto. Il giudice, infatti, acquisiti gli atti non ha ritenuto neppure integrata la molestia ed ha assolto l’imputato, per insussistenza del fatto. I fatti risalgono all’estate di due anni fa quando la ragazza, che lavora in un negozio di parrucchieri, incontra un cliente. È un uomo di una cinquantina di anni che viene colpito dalla giovane. E dopo barba e capelli le chiede di andare a bere un caffè insieme.
L’invito al bar
Lei non vuole c’è qualcosa in quell’uomo (che ha anche più del doppio della sua età) che non le piace, non la convince. E il suo “no” è determinato. Ma lui non demorde. Inizia così quello che potrebbe essere definito un corteggiamento insistente anche se visto con gli occhi di lei si è trasformato in un incubo.
Il supermercato
Si presentava così nel salone per invitarla ad uscire, una volta lei se l’è trovato davanti mentre era al supermercato. E aveva cercato di scappare andando al bar. Ma lui si era presentato anche lì. Sempre pressante e con un atteggiamento che nella ragazza incuteva paura. Aveva cercato di scappare anche dal bar trovando rifugio nella sua macchia dove aveva atteso l’arrivo del suo datore di lavoro. Non voleva in alcun modo trovarsi da sola con il cinquantenne. Tanto che anche al termine dell’orario di lavoro aveva chiesto ai genitori di farsi venire a prendere.
La denuncia
Spaventata dalla situazione, ad un certo punto ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e ha ricostruito in una denuncia i diversi episodi che l’avevano spaventata. La denuncia è poi diventata un atto di accusa contro l’uomo. Che però è stato assolto.