Intanto Bezzi rilancia il «grande centro»
Appello alle civiche, Tarolli, Grisenti e Lega: «Non consegniamo il Trentino a succursale della Svp»
TRENTO. «Dopo il risultato delle primarie del centrosinistra il fronte moderato ha più possibilità di vincere a ottobre. Perché una parte dell’elettorato Pd non voterà mai Rossi e guarderà a sinistra e il Movimento 5 Stelle recupererà consensi tra i delusi». Parola di Giacomo Bezzi, candidato presidente per il Pdl, «almeno temporaneamente» come ha curiosamente detto sabato il sottosegretario Michaela Biancofiore che lo ha lanciato in pista nonostante una parte del partito (quella che fa capo ai coordinatori de Eccher e Leonardi) non riconosca la candidatura. Temporaneamente significa in attesa degli sviluppi delle prossime settimane, quando le varie anime del centro e del centrodestra proveranno a mettere in piedi una possibile alleanza per le provinciali. Dalla Lega Nord alla neonata Forza Italia di Biancofiore e Bezzi, in tanti in queste ore vanno ripetendo che serve un confronto aperto, senza pregiudiziali, consapevoli che per giocarsi fino in fondo la partita occorre mettersi insieme.
E dunque Bezzi rilancia: «Oggi abbiamo la possibilità di creare una coalizione politica di centro, che tenga insieme l’area moderata, cattolica, ex Dc, nel solco della storia politica del Trentino, e che possa rappresentare la maggioranza dei trentini. Quell’area che Dellai ha portato a sinistra in questi anni e che oggi non si riconosce nell’esito delle primarie del centrosinistra». Bezzi ieri ha incontrato il segretario Udc Ivo Tarolli e nei prossimi giorni ha in programma altri confronti: «Ci rivolgiamo all’Udc, alle civiche, a Progetto Trentino, alla Lega, a quegli elettori che alle politiche hanno votato per la Scelta Civica di Monti che si è già sfaldata - spiega Bezzi- la rinascita di Forza Italia è una disponibilità a ragionare con tutte le forze che si riconoscono nella storia della Dc e che rappresentano il tessuto economico del nostro territorio. Non possiamo consegnare il Trentino ad essere una succursale della Svp», incalza Bezzi prefigurando l’asse autonomista Rossi-Kompatscher. «Avremo un centrosinistra autonomista succube della Svp, il centrosinistra della spesa pubblica e dell’assistenzialismo. Noi vogliamo un Trentino modernizzato, competitivo, aperto all’Europa». La costruzione del grande centro è cominciata, bisognerà vedere con quali protagonisti. (ch.be.)