Inseguimento al Bus de Vela, uno dei quattro minorenni ferito ad una gamba da un proiettile
L'auto rubata dai ragazzi aveva saltato il posto di blocco della Polizia locale in località Montevideo. Nelle successive concitate fasi è partito un colpo d'arma da fuoco. Le precisazioni del Comune: "L'agente ha sparato in basso e agito nel rispetto del regolamento"
TRENTO. Il movimentato episodio accaduto a Cadine nella notte tra sabato e domenica s'è concluso con l'identificazione e la denuncia di quattro minorenni, che dopo aver rubato una Fiat Qubo a Levico, avevano imboccato la Gardesana occidentale, diretti verso Riva.
I ragazzini, però, erano incappati in un posto di blocco della Poliza locale, a Montevideo, ma non si erano fermati all'alt degli agenti. Ne era nato un inseguimento, al termine del quale la vettura in fuga s'era cappottata. Solo diverse ore più tardi, il guidatore della Fiat, ritenuto anche l'autore materiale del furto, era stato raggiunto nella casa in cui vive con genitori. E solo in quel momento si è scoperto che aveva una ferita da arma da fuoco ad una gamba. il giovane era stato raggiunto da un colpo pratito dalla pistola di un agente durante l'inseguimento.
Un episodio certo inquietante sul quale onterviene il Comune per precisare che: "l'operato della polizia locale, anche nelle fasi concitate che hanno portato all'esplosione di un colpo dell'arma in dotazione, è avvenuto nel rispetto della legge e delle norme che regolano l'uso delle armi per i pubblici ufficiali; il colpo è stato sparato non ad altezza d'uomo ma verso il basso; gli indagati, con precedenti penali, avevano forzato un posto di polizia, tentato di provocare l'uscita dalla sede stradale della pattuglia che li seguiva e, al buio, in mezzo alla vegetazione dei boschi della periferia di Cadine, avevano nei confronti dell'agente che li tallonava comportamenti palesemente aggressivi tali da minacciare la sua incolumità. I fatti, già comunicati oralmente alla magistratura competente, saranno oggetto di regolare comunicazione scritta".