Influenza, in Trentino casi sopra la media 

I dati dell’Istituto superiore di sanità. Picco atteso a Cadodanno. Già acquistati 80 mila vaccini



TRENTO. Pubblicato l’ultimo aggiornamento dell’Iss che segnala una crescita della diffusione dei casi di influenza, seppur si sia ancora lontani dal picco; in ogni caso in Piemonte, Liguria, Lombardia, provincia di Trento, Toscana, Abruzzo e Sicilia si è già superata la soglia epidemica nazionale.

In Italia, nella 47a settimana del 2018, il livello di incidenza totale è pari a 2,28 casi per mille assistiti, sotto la soglia che determina l’inizio del periodo epidemico. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 4,78 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 2,12 nella fascia 15-64 anni a 2,50 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,26 casi per mille assistiti.

Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 138.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 505.000 casi.

Il Trentino era già corso ai ripari nei giorni scorsi. L’azienda sanitaria ha infatti acquistato finora 75 mila dosi di vaccino anti-influenzale ma ancora non bastano: molti medici di base le hanno terminate e l’Apss ne ha ordinate altre 5 mila, pronta a nuovi approvvigionamenti nel corso dell’inverno se dovesse essere necessario. Siamo appena all’inizio della campagna vaccinale e per l’azienda sanitaria questa richiesta, superiore alle aspettative, è una notizia positiva: «Le difficoltà nel trovare vaccini anti-influenzali sul mercato sono un fenomeno nazionale, tanto che le case farmaceutiche stanno cercando di rifornirsi per rispondere alle richieste» -aveva spiegato il dottor Valter Carraro, direttore dell’ufficio igiene e sanità pubblica.













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