bottamedi propone una mozione 

«Infezioni ospedaliere, più prevenzione»

TRENTO. Le infezioni che si contraggono negli ospedali italiani mietono tra le 4500 e le 7000 vittime l’anno, contro le 3500 della strada. Lo denuncia la consigliera Manuela Bottamedi del gruppo...



TRENTO. Le infezioni che si contraggono negli ospedali italiani mietono tra le 4500 e le 7000 vittime l’anno, contro le 3500 della strada. Lo denuncia la consigliera Manuela Bottamedi del gruppo misto che afferma in una mozione che «oltre mezzo milione i pazienti ogni anno si ricoverano per curare una malattia e si trovano a doverne fronteggiare un’altra, in alcuni casi ben più grave, contratta proprio in ospedale. In pratica tra il 5 e l’8 per cento degli assistiti è vittima di un’infezione ospedaliera».

Tali infezioni ospedaliere, aggiunge la consigliera, negli ultimi dieci anni sono aumentate del 61,2 per cento per gli interventi chirurgici e del 79,6 per cento per quelli medici, soprattutto controlli endoscopici, come gastroscopie e colonscopie. I casi delle infezioni mediche sono oramai 12,39 ogni 100 mila dimessi, mentre quelle chirurgiche sono da brivido: 233 per lo stesso numero di dimissioni. Passando ai dati per regione, il Nord sembra messo peggio, visto che il record di casi di infezione lo ha la Valle d’Aosta: 500 ogni 100 mila dimessi, la provincia di Trento non è messa tanto meglio con 295 casi, dopo l’Emilia Romagna con 416 e la Lombardia che ne conta 300. Seguono il Veneto 273 e l’Umbria 267. commenta Bottamedi che «il dato relativo a Trento è molto alto e desta grande preoccupazione». Secondo una ricerca del maggio scorso del Ceis dell’Università Tor Vergata di Roma per ogni infezione ospedaliera si stima vadano in fumo tra i 9000 e i 10.500 euro.

Per questo, attraverso la mozione, impegna la giunta provinciale ad «adottare, nel più breve tempo possibile, misure virtuose, soprattutto in termini di prevenzione, per arginare e ridurre drasticamente il fenomeno delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria».













Scuola & Ricerca

In primo piano