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Incidenti stradali in contromano, arrivano i nuovi cartelli

Una trentina quelli in via di posizionamento in tangenziale su Valsugana, Trento - Rocchetta e agli svincoli dell'autostrada del Brennero


di Luca Marognoli


TRENTO. Chi ci è passato davanti in questi giorni sicuramente li ha notati. Se così non fosse sarebbe davvero da preoccuparsi, anche se, vista la serie di incidenti avvenuti nell’ultimo periodo, non ci si può più sorprendere di nulla. I cartelli sono gialli, con la scritta “stop” in stampatello e, sopra, il segnale di divieto di accesso. Il personale del servizio gestione strade della Provincia li ha già installati sulla tangenziale di Trento, nei punti critici.

«Ci stiamo lavorando da due o tre mesi - dice Raffaele De Col, dirigente del dipartimento Infrastrutture e mobilità - ma non abbiamo ancora finito. I famosi rostri non li metteremo, ma faremo tutto il possibile, nel rispetto delle norme, per evitare gli incidenti. Non smettiamo, nel frattempo, di monitorare il tema: i comportamenti purtroppo non stanno cambiando e le cronache lo dimostrano. Nonostante la stampa abbia dato ampia attenzione al problema... Se fossi in voi, metterei in prima pagina un segnale di divieto d'accesso, con un commento: quando lo vedete, la strada non è percorribile!».

Già, perché la segnaletica esistente sembra essere improvvisamente diventata invisibile. «Ieri sera - continua Decol - ero in centro: stavo proprio sotto un cartello simile, quando un’auto ha girato contromano in via Gazzoletti. Ha fatto tutta la strada in senso contrario: non ho avuto neanche il tempo di dare l’allarme. Non è un fenomeno solo trentino ma c'è una crescita di questi episodi che non so spiegarmi. Sicuramente la gente guida in modo distratto...».

I cartelli in via di installazione «sono una trentina e vengono posizionati sugli svincoli dove abbiamo avuto segnalazioni: Valsugana, tangenziale, imbocchi autostradali e Trento Rocchetta. La seconda fase consisterà nel collocare dei sensori che produrranno segnalazioni luminose e vorremmo anche acustiche, in collegamento con i navigatori e i telefonini, che possono ricevere messaggi di questo tipo iscrivendosi a servizi dedicati. Ci vorranno sei mesi per mettere giù le spire e i cartelli: incaricata una ditta trentina che si è proposta». Sul luogo teatro dell’ultimo incidente mortale, costato la vita al ristoratore trentino Franco Prada e a due donne altoatesine, l’obiettivo invece è «un aumento di segnaletica a terra».













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