In migliaia alla festa per i 145 anni della Fondazione Mach
San michele. Doppia festa ieri a San Michele: per i 145 anni dalla fondazione della scuola agraria ora Fondazione Mach (celebrati con le porte aperte del campus) e i 100 anni dalla nascita di...
San michele. Doppia festa ieri a San Michele: per i 145 anni dalla fondazione della scuola agraria ora Fondazione Mach (celebrati con le porte aperte del campus) e i 100 anni dalla nascita di Giuseppe Sebesta, fondatore del museo degli usi e costumi della gente trentina. Fin dall’apertura alle ore 10, complice una splendida giornata di sole, anche se piuttosto fresca, la cittadella è stata presa d’assalto da migliaia di persone di ogni ceto e di ogni età. Molte le famiglie con figli in procinto di scegliere la scuola superiore che hanno colto l’occasione unica di visitare almeno alcune delle iniziative previste per la giornata.
Oltre 500 le persone fra studenti, insegnanti e ricercatori che hanno accolto i visitatori nei molti laboratori, mostre, esposizioni di ogni genere legate alle attività didattica, di ricerca e sperimentazione. Fra le moltissime viste ne segnaliamo qualcuna: al Monastero il laboratorio degli studenti del corso agroalimentare con assaggi di tutti i prodotti fatti con le loro mani. Dai formaggi ai succhi, al pane, ai salumi, allo speck, alle mortandele, alla carne macinata, alla grappa alle diverse salse che servono per preparare i piatti cucinati con i prodotti da loro realizzati a km zero. Molto interessanti anche i vini ottenuti dagli studenti di vitienologia nella loro cantina di microvinificazione.
Intensa la giornata anche al museo con ben 13 iniziative organizzate nella giornata, con visite guidate, laboratori, dimostrazioni pratiche dei lavori di una volta, per non parlare dei concerti che hanno accompagnato tutta la giornata.
Andrea Segrè presidente di Fem, a conclusione delle celebrazioni parla di grande successo, della soddisfazione per aver visto moltissime persone che hanno dimostrato di apprezzare la proposta culturale, tecnica e di ricerca della Fondazione. Questa enorme folla alla giornata delle porte aperte, è l’esempio di quanto l’istituto sia radicato nel territorio regionale dove i ragazzi entrano a 14 anni e possono uscire con la laurea in dottorato e ricerca.
Molto apprezzata anche la ristorazione nella mensa e in un tendone riscaldato, con i piatti della tradizione trentina, dalla polenta al tortel di patate, e le immancabili caldarroste della cooperativa castanicoltori del Trentino Alto Adige. C.B.