In calo il numero degli stranieri in Trentino
A dicembre 2016 il numero dei cittadini stranieri in provincia ha fatto registrare un calo del 4,1% rispetto all'anno precedente.
TRENTO. Al 31 dicembre 2016 il numero dei cittadini stranieri residenti in Trentino fa registrare per il terzo anno consecutivo una contrazione. Ancora più consistente di quella degli anni precedenti. I dati Istat conteggiano 46.456 stranieri residenti in provincia alla fine del 2016, in calo rispetto all'anno precedente di circa 2.000 unità (-4,1%). Anche la loro incidenza sulla popolazione residente complessiva continua a scendere, attestandosi all'8,6%, valore inferiore a quello della vicina provincia di Bolzano (8,9%), dove per la prima volta il numero di stranieri supera quello del Trentino.
Questi i dati che emergono dal Dossier statistico immigrazione 2017, realizzato dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con l'Unar e in partenariato con Confronti, presentato stamane a Trento al Cinformi e in contemporanea in tutta Italia.
Gli altri numeri sottolineano una decisa contrazione delle nascite, che interrompe la ripresa che si era invece registrata a cavallo tra 2014 e 2015: nel 2016 sono nati in provincia 746 bambini da entrambi i genitori stranieri (-13,7% rispetto al 2015), con un'incidenza relativa sul totale dei nati che perde quasi due punti percentuali (passando dal 17,9% al 16,1%).
La principale determinante del calo della popolazione straniera è rappresentata dalle acquisizioni di cittadinanza italiana, viene spiegato, che hanno sottratto 3.461 persone alla contabilità degli stranieri, trasferendole alla lista anagrafica degli italiani. Questi neo-cittadini italiani di origine straniera, in aumento del 5,1%, mostrano una distribuzione di genere equilibrata. Soltanto negli ultimi cinque anni, il passaggio alla cittadinanza italiana ha interessato circa 11.800 ex-stranieri, con un peso sempre più rilevante delle acquisizioni per lungo-residenza, o naturalizzazione.
Guardando alla distribuzione in base al paese di provenienza, circa due terzi dei residenti stranieri ha origine europea. È comunitario il 30,8%, mentre il 34,4% proviene da paesi dell'Europa centro-orientale; seguono i cittadini dall'Africa settentrionale (11,9%). La graduatoria dei principali Paesi di cittadinanza rimane invariata nelle prime tre posizioni: i romeni costituiscono la comunità più consistente (22,1% dei residenti stranieri, quasi 10.300 persone), staccando nettamente albanesi (12,4%) e marocchini (8,2%).