In arrivo la pista ciclabile da Povo a Villazzano
L’assessore Gilmozzi: «Costerà tre milioni e il progetto sarà presentato in aprile» Ecco la mappa degli attraversamenti pedonali da mettere in sicurezza
TRENTO. La pista ciclabile per collegare Povo a Villazzano sarà presto sulla carta e dall’anno prossimo - se tutto andrà secondo i tempi previsti - sarà anche... pedalabile. «L’opera, finanziata dal Fut, avrà un costo di più di 3 milioni di euro», spiega l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Italo Gilmozzi. «Partirà dal Salè e arriverà a Villazzano, ma dobbiamo confrontarci con la Circoscrizione di Villazzano per capire che giro farle fare nel sobborgo».
A breve ci sarà il primo passaggio pubblico: «Entro fine aprile presenteremo il progetto esecutivo. Se va tutto come pensiamo, l'anno prossimo potremo iniziare i lavori, ma dipende dai tempi di finanziamento della Provincia», puntualizza l’assessore.
«Siamo in attesa di vedere il progetto - commenta la presidente della Circoscrizione, Chiara Maule - perché avevamo caldeggiato una continuazione del percorso ciclopedonale dalla scuola elementare su via dei Rivi fino alle medie Pascoli. In questo senso si era espresso il consiglio, quando un paio di anni fa era stata fatta una permuta di terreno con il Comune. L’accordo era che nella zona dove sorgeranno due parchi pubblici e dei fabbricati, si ricavasse un passaggio ciclopedonale in sicurezza per evitare di spostarsi sulla strada».
Un intervento di minor impatto economico ma di grande importanza per la sicurezza è invece già in rampa di lancio. «Si tratta della “chicane” che verrà realizzata davanti alla nuova Circoscrizione», spiega Maule. «In quel punto c'è l'attraversamento dei bambini e la strada è a veloce scorrimento. La doppia curva avrà la funzione di rallentare il traffico e avrà al centro un’ isola pedonale».
L’assessore Gilmozzi annuncia che i tempi saranno brevi: «L’opera sarà realizzata entro quest'anno, nell'ambito delle manutenzioni: il costo sarà quindi limitato ad alcune decine di migliaia di euro. Si tratta di una specie di spartitraffico sbilenco per far rallentare le auto. Ci sono state parecchie richieste dai residenti perché si intervenisse in quel punto».
C’è poi una serie di opere viabilistiche più “leggere” ma non meno rilevanti per il sobborgo collinare. «Stiamo valutando con gli uffici preposti di sistemare l'attraversamento pedonale davanti alla scuola materna equiparata. Anche lì, pur essendoci un semaforo, la carreggiata è diritta e invoglia ad accelerare», afferma Maule. «Chiediamo un disassamento della strada per poter introdurre un’isola pedonale».
Sempre in via Dallafior, il Servizio urbanistica sta predisponendo una proposta di allargamento della fermata dell’autobus ed un percorso pedonale protetto (grazie ad una scaletta) per evitare l’attraversamento della strada. «La fermata è utilizzatissima dagli studenti che scendono da via Valoni per prendere l’autobus per Trento», dice Maule. «Nelle ore di punta sono diverse decine e serve un allungamento del marciapiede».
Il consiglio circoscrizionale, inoltre, insiste perché sia messo in sicurezza anche l’attraversamento pedonale davanti alla facoltà di Ingegneria, a Mesiano: «Occorrerà effettuare un esproprio, ma bisogna intervenire, perché spesso chi viene dal ponte non riesce a vedere i ragazzi che attraversano».
Già decise e programmate per la primavera, invece, tre sistemazioni di altrettanti attraversamenti in via Resistenza: uno alla confluenza con piazza Manci; un secondo nei pressi di Villa Maria (si dovrà allungare il marciapiede); un terzo, infine, in corrispondenza del Dosso Sant’Agata.
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