Imis, opposizioni avanti con l’ostruzionismo
In consiglio comunale gli interventi fiume dei consiglieri della Civica, Fi e Lega Nessun accordo sulla riduzione dell’aliquota che la giunta vuole alzare allo 0,70
TRENTO. Fallita la trattativa per un compromesso sull’aliquota Imis per le case date in comodato gratuito ai figli e ai parenti di primo grado, le opposizioni come promesso hanno deciso di dare battaglia. Ostruzionismo doveva essere, ed ostruzionismo è stato. Ieri è stata la terza seduta che ha visto alternarsi i firmatari del migliaio di emendamenti presentati dalla Lista Civica, Forza Italia e Lega Nord. Ha iniziato Andrea Merler (Civica), il più agguerrito nella battaglia contro l’aumento della aliquota Imis che era fissata allo 0,35 per chi possiede una seconda casa e la concede in comodato ai figli e parenti di primo grado. Il consigliere della Civica ha proseguito il suo intervento per oltre un’ora, insistendo che si sarebbe dovuto arrivare ad un’aliquota dello 0, 22. Come è noto, la giunta vuole portare per questi proprietari che nel Comune di Trento sono duemila, allo 0,70 perché gli introiti hanno subito un a riduzione di 1 milione circa per le casse comunali. Dopo l’intervento fiume di Merler, si sono succeduti quelli di Gianni Festini Brosa (Lega Nord) e di Cristian Zanetti (Forza Italia), affrontando ciascuno alcuni emendamenti e protraendo i lavori fino a ben oltre l’orario di chiusura del nostro giornale.
Non sono state risparmiate critiche all’operato della giunta che è stata accusata di volta in volta di volere colpire le famiglie che destinano i loro risparmi nella casa e poi sono tartassate, di non essere stata in grado di far quadrare i conti pubblici e non prevedere l’ammanco per la riduzione della aliquota decisa in precedenza.
La scorsa settimana, dopo una precedente seduta con l’ostruzionismo, si era aperta una trattativa tra la maggioranza e le opposizioni, ma la maggioranza non era disposta a scendere sotto la quota dello 0,60. Saltato l’accordo, si è arrivati al consiglio di ieri, convocato in seduta straordinaria e proseguito con la maratona degli interventi dei consiglieri delle opposizioni, come promesso.
Quest’ultimi hanno continuato ad esporre gli emendamenti ed a chiedere di arrivare ad un accordo, convinti che le famiglie prima agevolate dalla riduzione dell’Imis si trovino ora vessate da una norma vessatoria. Nel corso della seduta fiume c’è stato più volte il rischio di non avere il numero legale per continuare i lavori.