Imam, Ambrosi attacca Ianeselli Lui: «Così partiamo male»
Trento. Domenica il candidato sindaco del centrosinistra Franco Ianeselli è andato ad incontrare la comunità islamica: «É davvero preoccupante che Ianeselli si sia fatto immortalare insieme all’Imam...
Trento. Domenica il candidato sindaco del centrosinistra Franco Ianeselli è andato ad incontrare la comunità islamica: «É davvero preoccupante che Ianeselli si sia fatto immortalare insieme all’Imam di Trento Aboulkheir Breigheche, fan del presidente turco Erdogan e vicino ai Fratelli musulmani, un sostenitore dell'invasione turca della Siria e dello sterminio dell'eroico popolo curdo che, anche per noi occidentali, ha dato la vita. Un vero e proprio schiaffo alla città» ha osservato la consigliera provinciale della Lega Alessia Ambrosi. «L’imam di Trento ha sempre tentato di autoproclamarsi rappresentante di tutti i cittadini di fede islamica residenti in provincia, verosimilmente solo per captatio benevolentiae nei confronti delle amministrazioni locali. Cosa gli ha promesso Ianeselli in cambio del sostegno elettorale? Me lo chiedo nella consapevolezza che il dialogo con l’Islam non possa e non debba attraverso una “sottomissione” culturale e politica, che la sinistra sposa in cambio di una manciata di voti alle prossime elezioni comunali. Un politico serio e capace deve saper scegliere i suoi interlocutori, e non dialogare con chi è considerato un estremista anche da molte persone della sua stessa fede» conclude Ambrosi.
La replica di Ianeselli è sia nel merito che nel metodo: «Lei accusa Breigheche di essere un pericoloso estremista e sul web se la prende anche con me, dicendo che faccio parte di quella sinistra che va in piazza con le bandiere della pace e con le molotov. Ricordo alla consigliera Ambrosi che qualche giorno fa alle celebrazioni per Chiara Lubich, a Cadine, alla presenza del capo dello Stato, è stato invitato anche l’Imam. C’era anche il presidente della Provincia Fugatti. E ricordo anche che al termine Mattarella e Breigheche si sono stretti la mano: allora perché Ambrosi non ha fatto gli stessi post sui social contro il presidente della Repubblica? Aggiungo che se “il team Baracetti” (visto è la stessa consigliera che lo ha portato domenica al Palasport) vuole fare la campagna elettorale in questa maniera, buttandola in rissa, partiamo male. Criminalizzare le persone per il gusto della campagna elettorale - osserva ancora Ianeselli - è una conferma che da quella parte ci sono, e lo si sapeva, i veri estremisti».