Il vescovo sospende la catechesi Condoglianze senza stretta di mano
Trento. Il coronavirus cancella la catechesi e le attività delle parrocchie e degli oratori che prevedevano la presenza contemporanea di più di quindici persone. Così ha deciso ieri il vescovo di...
Trento. Il coronavirus cancella la catechesi e le attività delle parrocchie e degli oratori che prevedevano la presenza contemporanea di più di quindici persone. Così ha deciso ieri il vescovo di Trento, andando ad aggiornare la serie di provvedimenti che erano stati presi la settimana scorsa. E di conseguenza sono stati sospesi alcuni eventi diocesani che erano in programma nei prossimi giorni. Come quelli della “Cattedra del confronto” di lunedì 9, lunedì 16 e lunedì 23 marzo a Trento (dovevano tenersi nella Sala Cooperazione) e la serata con il professor Gregorio Vivaldelli di martedì 31 marzo (prevista al Palarotari). Le disposizione del vescono Tisi prevedono che i fedeli con febbre, tosse o altri sintomi riferibili all’influenza si astengano tassativamente dalla partecipazione alle celebrazioni liturgiche. E i fedeli che ricevono la Comunione, lo devono fare esclusivamente sul palmo della mano e le mani stesse devono essere lavate accuratamente prima e dopo le celebrazioni liturgiche. C’è anche l’invito ad evitare lo scambio di pace. Come detto è anche previsto che, fino a nuova comunicazione siano sospese tutte le attività e le riunioni previste nelle sale delle canoniche e degli oratori, che abbiano un numero di partecipanti superiore a 15 persone. E quindi ci sono attività, riunioni e anche la catechesi.
Nelle disposizioni del vescovo c’è anche l’invito ai parroci affinché provvedano a sensibilizzare i parenti dei defunti a scoraggiare la partecipazione al funerale di persone provenienti dalle Regioni in cui vi sono stati casi di contagio. E anche ad estendere l’invito ai partecipanti ai funerali ad astenersi dalla stretta di mano all’atto delle condoglianze. Per quanto riguarda quella che potremmo definire l’organizzazione interna, è previsto che i banchi delle chiese vengano puliti con prodotti igienizzanti il giorno precedente e quello successivo le celebrazioni festive.