Il vento scoperchia un condominio
Una settantina gli interventi dei pompieri. A Mezzolobardo la copertura di una palazzina è stata divelta e trascinata via dalle raffiche Piante abbattute un po’ dappertutto, impianti chiusi in Panarotta, Paganella, Polsa e a passo Brocon. Oggi prevista un’altra giornata difficile
Trento. Le forti raffiche di vento non hanno sorpreso il Trentino, che si era in parte preparato grazie alle previsioni di Meteotrentino. L’aria è spirata in media a velocità di 70-80 chilometri orari, con punte di oltre 100 in alcune zone molto localizzate.
Una settantina gli interventi a cui sono stati chiamati i vigili del fuoco, sparsi su tutto il territorio provinciale. Il danno di maggior rilievo è stato riscontrato a Mezzolombardo, dove le raffiche hanno staccato parte della copertura in lamiera del condominio Altissimo, in via Damiano Chiesa. Nel mattino, la strada che dalla Valsugana porta a passo Brocon è stata chiusa per la caduta di alcuni alberi sull’asfalto. L’intervento è durato almeno un paio d’ore, ma è stato risolutivo, e alla fine la strada è stata riaperta al traffico. In compenso, il forte vento in quota ha costretto gli impiantisti a chiudere: oltre a passo Brocon, seggiovie e impianti di risalita chiusi anche in Panarotta, in Paganella e alla Polsa. In città, i pompieri sono dovuti intervenire per sgomberare alcune lamiere dei cartelloni stradali e pubblicitari strappati dalla forze del vento, in particolare tra via Oss Mazzurana e via Belenzani. Numerose le chiamate per alberi caduti sulla strada: sulla statale 50, a Predazzo, le piante cadendo si sono appoggiate ai pali che sostengono le linee telefoniche e sono dovute essere tagliate per evitare danni. A Faedo sono dovuti intervenire i pompieri per sgomberare i tronchi degli alberi sulle strade, stesso problema a Sover e all’asilo di Madrano, dove alcuni alberi pericolanti sono stati tagliati. Cadute di alberi anche sulla strada provinciale 288, tra Pergine e Levico. A Lizzana, il vento ha divelto alcuni pannelli di lamiera del tetto dell’asilo, e da alcune case sono cadute delle tegole. Nulla di grave, ma le chiamate si sono concentrate tra le dieci del mattino fino alle prime ore del pomeriggio, cioè fino a quando il vento ha continuato a spirare. Un fenomeno collegato all’aria è una serie di principi di incendio alla canna fumaria che si è verificata nel pomeriggio: a causa del vento, i camini fanno “autotiraggio” e se le canne fumarie non sono be pulite, c’è il rischio che si incendino i residui incombusti (la cosiddetta “carazza”). Problemi di questo genere si sono registrati a Vigolo Vattaro, a Imer in Primiero e a Lastebasse, che si trova in Veneto ma in questo caso sono dovuti comunque intervenire in supporto i pompieri volontari di Folgaria per la difficoltà del corpo nazionale vigili del fuoco di stanza in provincia di Vicenza nel raggiungere la casa dove stava bruciando il camino. Oggi sarà un’altra giornata ventosa, ma tutto si dovrebbe normalizzare in serata. Il Comune di Trento raccomanda «di fare attenzione all'aperto, in particolare in presenza di alberi (soprattutto nei parchi) e strutture temporanee o pericolanti, di guidare con attenzione, in particolare sui tratti esposti alla caduta di piante e sassi, di limitare le attività all'aperto e gli spostamenti» e di fare molta attenzione a possibili cadute di tegole, cornicioni, vasi. GI.L.