Il sindaco: «Chi si candida si dimetta» 

Robol e Coppola in campo, Andreatta: «Nessuna eccezione. Anche la presidente è stata nominata su mia indicazione»


di Sandra Mattei


TRENTO. Dei due assessori comunali che erano in corsa nel Pd alle provinciali, alla fine ha dato la disponibilità Andrea Robol. Nel pomeriggio c’erano stati incontri dei possibili candidati alle provinciali con il sindaco. E Alessandro Andreatta ha ribadito sia Maria Chiara Franzoia che Andrea Robol, che ci vuole coerenza a proposito delle dimissioni. «Sia chiaro, non si è mai ventilato il contrario - sbotta Andreatta - ho sempre detto che chi candida per le provinciali deve dimettersi, come successo in passato per Lucia Maestri e Violetta Plotegher. Dico di più, non è vero che Robol mi abbia chiesto di derogare dalla regola che vige dall’’98. Regola che vale per tutti, ma nessuno mi ha chiesto di fare diversamente». Eppure voci accreditate confermano che da parte dell’assessore alla cultura Andrea Robol ci sarebbe stata la richiesta di poter fare un’eccezione, anche per l’aria che tira e, in caso di mancata elezione, di poter continuare a mantenere il suo ruolo. Non è stata accolta bene da parte dei partiti della maggioranza nemmeno la decisione di Lucia Coppola di non dimettersi. Non solo da parte del Patt, il più agguerrito nel chiedere alla presidente del consiglio comunale le dimisioni, ma anche il Pd sarebbe dello stesso parere, che candidata in Futura 2018 non risparmiare critiche ai Dem. Il sindaco, a questo proposito, afferma: «Lucia Coppola è stata nominata presidente sia dalla maggioranza che dalla minoranza, certo però su mia indicazione e della maggioranza stessa. E qui mi fermo». Lucia Coppola ribatte: «Non c’è nessuna normativa che preveda le mie dimissioni, tanto è vero che la presidente del consiglio di Rovereto Dalzocchio non lo fa. E mi risulta che nemmeno Fugatti e le parlamentari della Lega si sono dimesse, terzo ho ricevuto attestati di stima delle minoranze». Ora si apre il toto consigliere per chi sostituirà Robol. I rappresentanti di Insieme Trento ritengono che sia arrivato il loro turno. L’ingresso di uno di loro sarebbe un contributo alla stabilità della giunta comunale.













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