Il saluto del questore D'Ambrosio: "Ho lavorato al servizio dei cittadini"
Bilancio più che positivo: i delitti totali in Trentino sono passati dai circa 20.000 del 2014 ai 17.200 del 2017, con un calo dei furti (da 10.278 a 7.801) e delle rapine (da 140 a 82). Il nuovo questore sarà Giuseppe Garramone. LE FOTO dell'ultima conferenza strampa
TRENTO. «Spero di essere riuscito a dare il mio contributo in questi anni passati a Trento. Lascio il testimone al mio successore che sarà qui dall'1 settembre. Io ho cercato di impostare il mio lavoro cercando di dare un servizio alla cittadinanza della provincia». Il questore Massimo D'Ambrosio andrà in pensione il prossimo primo settembre e lascerà il suo incarico dopo circa 3 anni da capo della questura di Trento e 45 anni di lavoro trascorsi nella pubblica amministrazione.
Visibilmente emozionato, D'Ambrosio ha salutato oggi i giornalisti nel corso di una conferenza stampa in cui ha tracciato un bilancio del suo mandato: contrasto alla droga, gestione dei fenomeni legati all'immigrazione e dell'ordine pubblico ne sono stati i principali tratti distintivi.
Per quanto riguarda gli stupefacenti, ha ricordato il questore uscente, vi è stato un consistente aumento di denunce e sequestri nel 2017, il 37,17% in più rispetto al 2016: 524 interventi in tutta la regione, di cui il 55,92% effettuati in provincia di Trento.
I delitti totali in Trentino sono passati dai circa 20.000 del 2014 ai 17.200 del 2017, con un calo dei furti (da 10.278 a 7.801) e delle rapine (da 140 a 82). Il 2018, ha aggiunto D'Ambrosio, è stato l'anno in cui sono stati rilasciati più permessi di soggiorno, 13.143 (furono 12.581 nel 2014). «Ho cercato di dare un impulso un pò diverso anche al fenomeno della criminalità sul posto ed in particolare sul fenomeno della droga. Abbiamo arrestato moltissime persone ed abbiamo cercato di intervenire sui canali di rifornimento, oltre che sulla microcriminalità visibile nel centro cittadino, arrestando molti spacciatori al minuto e trafficanti», ha detto D'Ambrosio.
«Non si è perso di vista nemmeno il fenomeno dell'immigrazione, con un lavoro molto certosino sulle concessioni dei permessi e delle richieste di assistenza. Anche dal punto di vista dell'attività amministrativa si è fatto molto, si pensi ad esempio alla caccia, una realtà molto sentita e radicata. E abbiamo dato molta attenzione al fenomeno della violenza di genere, anche grazie alla collaborazione con le strutture della Provincia».
Sarà Giuseppe Garramone il nuovo questore di Trento, a partire dal prossimo primo settembre. Garramone, 62 anni, ha ricoperto incarichi al Viminale, ed è stato a capo della questura di Modena per circa 14 mesi prima di tornare a Roma, nel 2016, ed essere nominato dirigente generale di pubblica sicurezza.