Il progetto: in Bondone con l’ascensore
Il colosso Thyssenkrupp ha proposto al Comune una soluzione basata sulla levitazione magnetica, già applicata sui treni
TRENTO. Il dibattito sulla funivia del Bondone, che ha ripreso forza dopo il sostegno del governatore Ugo Rossi, potrebbe essere superato da una svolta clamorosa. Non più in quota con la cabina a fune, ma con l’ascensore. Sì, proprio così. Ed i contatti con i promotori della proposta e l’amministrazione comunale sono già avviati.
Tutto ruota attorno alla tecnologia della levitazione magnetica (o MagLev), utilizzata da alcuni treni in funzione in Giappone ed a Shangai, che raggiungono velocità elevatissime (500 km/h) perché non poggiano sulle rotaie ma sfruttano la polarità opposta dei magneti del convoglio e dei binari, facendo rimanere in sospensione il treno a pochi centimetri da terra. Cosa c’entra questo con il Bondone? C’entra, perché la stessa tecnologia è utilizzata per gli ascensori di ultima generazione, in grado di spostarsi sia verticalmente che orizzontalmente, senza funi e in grado di muoversi a super velocità all’interno dei grattacieli.
A mettere in contatto i consulenti della Thyssenkrupp, la multinazionale che ha già sperimentato questa tecnologia, grazie ad una torre di 246 metri che è utilizzata per i test, è Sergio Costa, il super attivo presidente della Pro Loco del Monte Bondone che si è imbattuto nei due rappresentanti intenzionati a proporre tale meraviglia della tecnica ad amministratori ed operatori locali.
«Ho incontrato questi signori - racconta Costa - nei giorni scorsi, proprio in un ristorante del Bondone, quello del mio amico Paolo Torboli. Mi hanno spiegato che il progetto è fattibile, perché la levitazione gravitazionale permette di far procedere la cabina in orizzontale ed in verticale, a seconda dei dislivelli del terreno. Progetti analoghi si stanno studiando per la Val Senales e per la costiera amalfitana, a Sorrento, per accelerare gli spostamenti e per superare la congestione da traffico».
Costa riferisce che i contatti con gli amministratori comunali sono in corso e si sta organizzando la presentazione ufficiale per settembre. «I consulenti interessati al progetto dell’ascensore in quota - precisa il presidente della Pro Loco - si sono incontrati pochi giorni fa con alcuni rappresentanti politici, dell’Asuc e degli albergatori interessati nella sala circoscrizionale di Sopramonte per un primo confronto, con l’impegno di incontrarsi al più presto per approfondire i particolari. Va sottolineato che il progetto sarebbe più economico rispetto a quello della funivia (30 milioni, ndr.) e che le cabine potrebbero variare nel numero, a seconda dei flussi degli utenti. Se l’utenza fosse più bassa, le cabine potrebbero rimanere a riposo».