Il Pezcoller al medico delle staminali 

Il premio. Il vincitore della 23ma edizione è il ricercatore canadese John Edgar Dick, che nel 1994 isolò la prima cellula tumorale all’origine della leucemia. A Rosenfeld il premio per i giovani ricercatori europei. Quattrone (Cibio): «In troppi se ne vanno, dobbiamo riuscire a trattenerli»



Trento. E' il ricercatore canadese John Edgar Dick, 66 anni, il vincitore della 23esima edizione del premio Pezcoller promosso dall'omonima fondazione che sostiene la ricerca sul cancro e prende il nome dal medico roveretano, (primario chirurgo dell'ospedale di Trento dal 1937 e per trent'anni) che l'ha fondata nel 1980. La cerimonia di proclamazione, con consegna del relativo assegno di 75mila euro, si svolgerà il 9 maggio al teatro Sociale (ore 10,30).

Nel corso di un incontro riservato alla stampa, ieri mattina nella sede della Caritro di via Calepina, che patrocina il premio, istituito in collaborazione con l'associazione americana di ricerca sul cancro, il presidente della Fondazione Pezcoller, Enzo Galligioni, ha illustrato le motivazioni sulla scorta delle quali il premio è stato conferito al ricercatore di oltre Atlantico che, nel 1994, isolò la prima cellula staminale tumorale all'origine della leucemia identificando le sue caratteristiche genetiche.

“John Dick – è scritto - ha rivoluzionato la nostra conoscenza sulle cellule staminali umane del sangue. Ha scoperto come queste contribuiscono alla formazione e maturazione dei diversi tipi cellulari sia in condizioni normali che anomale, dando origine alla leucemia. Il suo lavoro – prosegue la motivazione – ha avuto un'importante ricaduta clinica in quanto le caratteristiche genetiche da lui identificate sono ora utilizzate come indicatori prognostici della malattia. Queste conoscenze hanno aperto la strada a nuove strategie terapeutiche nella lotta contro la leucemia”.

Galligioni ha inoltre ricordato che, nel corso degli anni, quattro vincitori del Pezcoller hanno ricevuto anche il Nobel e che il 22 e 23 giugno si svolgerà a Trento la 32esima edizione del Simposio Pezcoller che affronterà il tema del rapporto tra invecchiamento e cancro. Il presidente ha poi comunicato anche il nome del vincitore del premio per giovani ricercatori europei istituto dalla Fondazione in collaborazione con l'associazione europea per la ricerca sul cancro. Il riconoscimento è stato assegnato all'israeliano Nitzan Rosenfeld, ritenuto il leader mondiale di un gruppo di ricerca che si occupa dello sviluppo della biopsia liquida, ovvero della diagnosi tumorale non invasiva tramite lo studio del Dna tumorale nel sangue. Tecnica che consiste nel prelievo di sangue venoso sul quale eseguire analisi molecolari che, identificando il Dna tumorale circolante, aiutano a monitorare la progressione del tumore.

Nel corso dell'incontro stampa è intervenuto anche Alessandro Quattrone, direttore del Cibio (il dipartimento di biologia cellulare, computazionale e integrata dell'università di Trento): “Il premio Pezcoller è un punto di riferimento per i nostri ricercatori – ha detto – Molti di loro se ne vanno poi in giro per il mondo a proseguire le loro ricerche. Purtroppo non riusciamo a trattenerne molti. Vorremmo che ne rimanessero di più in Trentino”. PA.PI.

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