Il grande bluff dell’orso nel lago di Cei

In rete ieri la stessa foto scattata un anno fa a Pra da Stua. E il consiglio provinciale dice via il plantigrado dal Baldo



ROVERETO. Mentre il consiglio provinciale votava la mozione per l’allontamento dal Baldo, così come proposto dalla Lega, degli orsi “problematici”, in rete girava una foto che segnalava la presenza, ieri pomeriggio, di un orso nel lago di Cei. Un orso che faceva tranquillamente il bagno ma che avrebbe provocato “il fuggi fuggi generale dei bagnanti”. In realtà l’orso non si è visto ieri nella zona di Cei, men che meno a far il bagno nel lago: si è trattato di un grande bluff che ha avuto vita breve. Infatti è bastato dare un’occhiata all’archivio del Trentino per scoprire che si trattava della stessa immagine (con un campo più allargato) scattata l’11 maggio dello scorso anno al lago di Pra da Stua da Tommaso Borghetti, agente della Forestale e appassionato di fotografia, e pubblicata qualche giorno più tardi dal nostro giornale. Una tranquilla nuotata di M11 nel lago artificiale sul Monte Baldo “trasferita” tale e quale a Cei. Perché è finita on line quell’immagine ad un anno di distanza e in una località diversa? Chi fa girare quella foto con un messaggio allarmante visto “il fuggi fuggi dei bagnanti”? Forse chi vuole alimentare la paura nel plantigrado (tutto sarebbe partito da un cacciatore...) o piuttosto qualcuno che voleva fare uno scherzo?

Non è uno scherzo, invece, il risultato della votazione del consiglio provinciale che con 27 voti favorevoli e 4 astensioni ha approvato la mozione (con modifiche concordate) della Lega Nord “Basta orso sul Baldo: questa è la volontà dei cittadini”. In sostanza, nel dispositivo, si legge che «nel caso di accertata pericolosità può prevedere che anche gli esemplari di orso segnalati sul Baldo siano considerati “soggetti dannosi” nella prospettiva di un allontanamento. Tutto ciò al fine di garantire sicurezza a tutti coloro che svolgono attività agricole o di montagna considerato anche quanto richiesto mesi fa dai sindaci della Bassa Vallagarina e dei Comuni confinanti».

Dal no alla discussione pronunciato dall’assessore Dallapiccola si è arrivati ad una mediazione con Moltrer che ha portato poi a concordare il testo votato quasi all’unanimità. «La sostanza del dispositivo non cambia rispetto al nostro testo - afferma il consigliere Maurizio Fugatti firmatario con il collega Claudio Civettini - Dopo un atteggiamente categorico e presuntuoso e una forte polemica con Giovanazzi e con me, probabilmente il Patt ha capito che il tema della pericolosità dell’orso è sentito e quindi i toni sono stati più conciliati fino a concordare il testo. Siamo soddisfatti perché abbiamo espresso il disagio e il timore per l’orso che crea problemi. Un disagio finalmente riconosciuto». Secondo Giovanazzi (che ha ammesso di apprezzare la carne di orso) «la Provincia vorrebbe che la gente si abituasse alla presenza dell’orso. Per cui si potrebbe ripresentare la soluzione nostrana: abbattere gli orsi abusivamente».(g.r.)

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