Il «giallo» dell’aereo sopra Moena
Il velivolo è stato fotografato dal satellite, ma non è un «caccia»: si tratta di un innocuo volo di linea
VALLE DI FASSA. Un aereo in volo sopra le Dolomiti: presenza inquietante che - in queste valli - ricorda immediatamente la tragedia del Cermis. Ma il “giallo” dell’apparente volo radente sui cieli di Moena è stato chiarito ad un esame più approfondito: non si tratta di un “caccia” militare, fonte di brutti pensieri, ma di un aereo di linea.
L’immagine è disponibile a chiunque. Navigando sul territorio della Valle di Fassa con il programma Google Earth, si riesce infatti a visualizzare un aereo in volo a est di Moena, tra il tozzo Pesmeda e la punta Malinverno. Per chi vuole arrivare senza fatica sulla verticale dell’aereo ecco le coordinate geografiche: latitudine 46° 22’ 43’’, longitudine est 11° 42’ 33’’.
La foto mette in risalto il profilo di un aereo, ripreso in volo in direzione sud, con dietro di sé due evidenti tracce di vapore. Impossibile però stabilire la quota con gli strumenti di Google Earth che forniscono solo la scala a livello del terreno, non quello degli oggetti in volo. Usando lo strumento “righello”, adatto a valutare le distanze sul terreno, si ottengono dati incompatibili con le dimensioni di un caccia. L’aereo pare avere un’apertura alare di 36 metri e una lunghezza di 42. Dati comunque imprecisi, visto che il “righello” di Google Earth è programmato per eseguire stime sul terreno e non a un quota sconosciuta.
Gli esperti di volo però fanno notare un’altra caratteristica: le tracce di vapore. Solo gli aerei che si trovano ad alta quota, come quelli di linea, lasciano segni della loro presenza dovuti alla condensazione del vapore d’acqua presente nei gas di scarico delle turbine. Un po’ quello che succede quando espiriamo l’aria in una fredda giornata d’inverno.
Quindi niente allarme. I voli militari a bassa quota, proibiti sulle Dolomiti dopo la tragedia del Cermis, sono tuttora vietati e i piloti dei vigili del fuoco e quelli degli elicotteri gialli di soccorso che solcano giornalmente i cieli delle vallate, confermano l’assenza di voli radenti sul territorio trentino.
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