Il Garda trentino è in ottima salute

Gli scarichi invece inquinano la sponda lombarda a Limone, Salò e Toscolano



RIVA. Appena avviata la stagione della balneazione sul lago, salpa puntuale la Goletta di Legambiente per la consueta verifica annuale dello stato delle acque. E come ogni anno si tornano a scoprire arcinote magagne vecchie come il cucco, e ad invocare interventi perennemente irrisolti. Le analisi hanno rilevato batteri fecali alle foci dei torrenti a Limone, a Toscolano, a Salò, al porto di Padenghe sul lungolago di Desenzano ed a Sirmione.

Meno preoccupante, secondo Legambiente, la situazione sulla sponda veneta, dove sono stati individuati solo quattro punti inquinati, sempre in corrispondenza delle foci di piccoli corsi d'acqua, a Lazise, Garda, Peschiera e Bardolino. Se il rimedio resta quello di intercettare seriamente tutti gli scarichi, adeguare il depuratore ai picchi dellai stagione turistica e garantire l'efficienza del collettore sub-lacuale, la causa è nel continuo aumento della cementificazione. Sulla sponda lombarda del Garda, afferma Lagambiente, sono stati cementificati 5419 ettari dal 1999 al 2007, in 13,7 del territorio: il che ha fatto scattare l'assegnazione d'una bandiera nera a Lonato che, con Desenzano è in testa alla graduatoria dei distruttori di territorio verde.

Decisamente buono lo stato del Garda trentino, le cui condizioni sono costantemente monitorate dall'Appa. La stazione di San Nicolò effettua mensilmente prelievi di campioni tra la superficie ed il fondo: la sonda rileva alcuni parametri, le analisi chimiche e biologiche seguono poi in laboratorio. Monitorate anche le acque in entrata dal lago di Ledro, e da Sarca, Galanzana, Albola, Varone e Ponale. I dati del giugno scorso segnalano una temperatura di 13,4 radi in superficie in calo ad 8,3 a 100 metri e ad 8,1 a 270; il fosforo è inferiore a 2 milligrammi/litro in superficie, e cresce a 31 milligrammi sul fondo; il disco si Sechi si vede fino a 6 metri di profondità; fino a 15 metri ci sono 2353 millimetri cubi di alga per metro cubo.













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