architettura

Il Fai a difesa della «nave» di Meano

La popolazione potrà firmare un appello online per salvare il complesso progettato dall'architetto Leo Salvotti


di Daniele Peretti


TRENTO. La delegazione di Trento della Fai scende in campo a difesa della “Nave” progettata dall’architetto Leo Salvotti De Bindis a rischio demolizione, inserendola nella lista del “Luogo del cuore 2022”. Sarà la popolazione a sostenere con un voto la candidatura del fabbricato di Meano che al momento si trova al 459 ° posto con 80 voti: “Appello per salvare dall’abbattimento la "Nave-Arca", residenza civile di interesse storico-architettonico, realizzata dal notissimo architetto trentino Gian Leo Salvotti, in località Meano di Trento.

Verrà sostituita, scrive la delegazione trentina della Fai, da un complesso residenziale, con relativo ampliamento volumetrico. Caso probabilmente unico in Italia di architettura civile navale modernista, la Casa - Nave di Meano è anche un’arca, che guarda il fiume Adige dall’alto, pronta a navigare lungo l’asse viario di antiche origini. L’arca di Salvotti giace prepotente ed orgogliosa su un terrazzo collinare fin dal 1975, grazie al genio dell’eccentrico architetto Gian Leo Salvotti de Bindis che l'ha ideata. Il suo generoso lascito composto da migliaia di carte, progetti, nonché modellini di edifici in scala, si trova ora gelosamente conservato presso il Mart, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento.

L’augurio è che di tale originalissimo edificio, non rimanga soltanto il modellino in scala realizzato con materiali poveri come si usava allora, ma l’edificio originale che ancora oggi, domina la valle e ne caratterizza il paesaggio, a quasi 50 anni dalla sua ideazione.

L’arca di Salvotti, stuzzica ancora i ricordi dei giovani di allora e stupisce ancora chiunque passi lungo la strada provinciale 76, per la sua straordinaria originalità ed “bizzarria”. Il valore della “Nave” è stato ribadito anche da una nota congiunta degli ordini degli Architetti e degli Ingegneri alla quale si sono aggiunte le prese di posizioni di associazioni culturali, di studiosi di storia dell’arte e molti cittadini. La commissione edilizia del Comune di Trento ha così descritto la costruzione:” interpreta una nave incagliata sulla collina di Meano, rappresenta "una testimonianza particolarmente significativa dell'architettura del secondo Novecento nel Trentino. Infatti, nei progetti per le ville, tutte estremamente caratterizzate dal punto di vista figurativo, Gian Leo Salvotti ha espresso in modo chiaro il proprio concetto di architettura come opera d'arte, pensata per un contesto specifico ma capace di travalicare il luogo e assumere valore fortemente simbolico”.

La costruzione risale al 1971 e come è successo in altri casi è troppo recente per essere tutelata e parimenti non esiste un registro di beni che vadano comunque tutelati per interesse storico-architettonico. Destino segnato? Fermare la speculazione edilizia non è certo una cosa facile, ma non impossibile. Chi vorrà votare lo potrà fare accedendo al sito www.iluoghidelcuore.it .













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