Il Comune fa l’esattore e incassa 4,1 milioni

È quanto verseranno i perginesi per Imu e Tasi: 688mila andranno allo Stato I contribuenti sono 7.922 e verseranno mediamente 518 euro a testa


di Roberto Gerola


PERGINE. Tra Imu e Tasi, il Comune incasserà dai perginesi 4.105.000 euro, ma non saranno tutti a proprio favore. Una parte è destinata allo Stato e si parla di 688.440 euro (al Comune ne rimangono 3,4 milioni circa). In sostanza, se la popolazione di Pergine è di 21.000, l’importo di imposte a carico di ciascuno è di 195 euro di media. Tuttavia, considerando che i contribuenti sono 7.922, la media procapite sale a 518 euro. Il 62% di questi contribuenti paga l’Imu (3.461.100 euro) e il 55% paga la Tasi (644.300 euro).

Vediamo gli importi messi a bilancio preventivo. L’Imu pagata in totale è pari a 3.461.100 euro; la somma risulta così suddivisa: 3.900 euro per l’abitazione principale (categorie “lusso”: A1 e A8); 2.885.000 euro per altri fabbricati (seconde case); 676.000 per altri fabbricati (categoria D) che va allo Stato; 617.000 per aree fabbricabili; ci sono poi 44.800 euro (calcolati in meno) che riguardano esenzioni minori su fabbricati. Gli importi Tasi: 174.300 per la prima casa, 470.000 per altri fabbricati); 12.440 euro per fabbricati di tipo D (che va allo Stato). Comunque, i contribuenti perginesi pagano in totale 4.105.000 euro.

Ma c’è un aspetto (interessante) che mostra come per il Comune gli introiti da quattro anni non siano variati più di tanto e che mostra nel contempo come i contribuenti siano stati invece “colpiti” nelle tasche: nel 2011 (regime Ici) la prima casa era esente, e, sottoforma di trasferimento, il Comune ha ottenuto 465.000 a copertura; nel 2012, il contribuente si è visto tassare (a favore del Comune) anche la prima casa (regime Imu); nel 2013 (ancora regime Imu), è tornata l’esenzione sulla prima casa e il Comune si è visto trasferire 622.159 euro a compensazione (cifra che corrisponde a quanto i contribuenti hanno versato al Comune per la prima casa nel 2012); nel 2014 (doppio regime Imu e Tasi) si torna a pagare sulla prima casa. Questi calcoli sono stati effettuati dopo l’introduzione nel bilancio 2014 del “protocollo d’intesa con la Provincia”, introduzione avvenuta successivamente al provvedimento della Provincia circa la sospensione dell’approvazione del bilancio. Un ri-calcolo che ha ridotto le previsioni di entrate (per tasse) da 4,5 milioni di euro a 4,1. Sono 400.000 euro in meno rispetto alla prima edizione del bilancio 2014.

Ci sono stati anche effetti sul fondo perequativo tanto che, in definitiva si è formato un buco di 195.000 euro compensato da maggiori introiti da dividendi provenienti dalle partecipate. Come dire che se Stet spa e Amnu spa non generassero dividendi e non li versassero al Comune di Pergine, i servizi erogati al cittadino subirebbero una contrazione. E proprio su questi dividendi e sulla situazione economica delle due “partecipate”, mercoledì 23 è programmato un incontro tra i rispettivi cda e il consiglio comunale.

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