TRENTO. Una sorta di beffa. Il cinepanettone che si sta girando per le strade della città si intitola “Natale da chef” ed ha come coprotagonista uno degli antesignani della stelle Michelin, ovvero Gianfranco Vissani. Eppure in questi giorni il regista Neri Parenti si è lamentato con gli organizzatori trentini delle riprese per... la scarsa qualità del cibo portato, come catering, nelle pause di lavorazione della pellicola. Il film nelle sale durante le vacanze invernali vede Massimo Boldi avversario di Vissani in una disfida ai fornelli: «Sì è vero, e questo ci dispiace molto. Anche perchè a livello di catering e di promozione del territorio potevamo, e possiamo, fare molto di più» conferma un operatore molto qualificato del turismo a livello comunale che, per carità di patria, preferisce non essere citato.

La sfuriata del regista toscano è stata vista e sentita per le strade del centro, come pure le lamentele di alcuni membri della troupe che la pausa pranzo hanno preferito consumarla, e pagarsela, in un locale-panificio del centro storico. Forse Parenti, che di anni (e pasti) sui set ne ha passati parecchi, non si aspettava la ribollita e la chianina, ma qualche buon piatto caldo trentino magari sì.

Solo ieri avevano raccontato dell’allestimento del set in via Mazzini e delle precedenti scene girate a Riva, alla scuola del Varone. La Trentino Film Commission ormai da anni porta da queste parti produzioni sia leggere (non è il primo cinepanettone che si gira da queste parti) e altre di diverso tenore. Con tutta probabilità, visto che l’esperienza è comunque rodata, questa volta qualche cosa deve essere andata storta e l’ironia della sorte vuole che pasti non esaltanti siano arrivati in dote ad un film sugli chef. E con Vissani come protagonista. Ma chissà che gli ultimi ciak non facciano registrare anche una ripresa della qualità del catering.(g.t.)