Il carcere e il disagio psichico confronto ad ampio raggio 

Trento. L’associazione Banco Alimentare del Trentino Alto Adige Onlus ha bisogno di aiuto per poter continuare ad aiutare. La quotidiana, straordinaria opera di recupero delle eccedenze alimentari e...



Trento. L’associazione Banco Alimentare del Trentino Alto Adige Onlus ha bisogno di aiuto per poter continuare ad aiutare. La quotidiana, straordinaria opera di recupero delle eccedenze alimentari e di redistribuzione a chi ne ha bisogno, funziona in modo egregio, nel 2019 ha totalizzato 780 tonnellate di cibo arrivato nelle mani giuste. C’è però un problema di costi (di gestione e di trasporto), che porta in rosso i conti dell’associazione e richiede un più deciso intervento da parte dell’ente pubblico e della società trentina. Questo sono venuti a dire venerdì mattina al presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, tre dirigenti del Banco Alimentare, accolti a palazzo Trentini. Roberto Scarpari è responsabile del progetto Siticibo, Ornella Decarli e Corrado Franzoi sono volontari membri del direttivo. Assieme hanno chiesto a Kaswalder un’attivazione perché sia assicurato un futuro alla rete di soccorso agli indigenti, funzionante da un quarto di secolo e connessa a decine e decine di strutture caritative distribuite sul territorio trentino. Il sistema è supercollaudato, si avvale anche di una pratica app realizzata da Fbk per rendere fluido il ritiro del cibo dalle mense e rapida poi la consegna al domicilio delle persone bisognose, raggiunte anche con moderne cargo-ebike. Il servizio è prezioso anche per il valore relazionale che comporta, per il calore umano che assicura a soggetti per molti versi ai margini della nostra ricca società. Il presidente Kaswalder ha condiviso le istanze del Banco Alimentare, assicurando un fattivo interessamento. Si tratta in fondo di applicare in pieno le potenzialità insite nella legge provinciale 10 del 2017 (legge Avanzo-Viola-Civico), laddove prevedeva massimo supporto al sistema di raccolta e distribuzione del cibo. Il prossimo 5 febbraio - ha ricordato Scarpari – sarà la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.















Scuola & Ricerca

In primo piano