I topi del Leno invadono la pista ciclabile

Risalgono dal torrente ed entrano anche dal muretto dell’impianto natatorio. I responsabili: «Avvisiamo il Comune»


di Michele Stinghen


ROVERETO. Sbucano dalle tane lungo il torrente Leno, risalgono gli argini, zampettano sulla pista ciclabile, si avvicinano alla fontanella per bene e “scalano” il muretto dell’impianto natatorio. Non è raro, anzi purtroppo è sempre più frequente, imbattersi in spiacevoli incontri con i topi. Mattino presto o sera, sono i due momenti più “caldi” della giornata, momenti in cui la passeggiata lungo il Leno è particolarmente frequentato da chi va a correre o in bicicletta. Ci sono animali che hai piacere di vedere, e altri che proprio non vorresti vedere: questo è il caso dei ratti, che scorrazzano in lungo e in largo sulla ciclabile. E proprio i ratti - tre in un colpo solo - sono sbucati lungo la passeggiata, di fronte a due ragazze che ovviamente si sono spaventate. Si erano incamminate, poco dopo le sette di sera, lungo la frequentata passeggiata, dirette a Borgo Sacco, quando, all'altezza della piscina, sul lungo Leno destro, ha fatto capolino un grosso ratto, seguito a poca distanza da altri due.

Gli animali sono risaliti dal Leno e percorrevano indisturbati la ciclabile, forse diretti alla fontanella vicina. Inevitabile per le due un grande spavento, ma soprattutto è rimasto il disagio visto che il ratto non è propriamente un simbolo di igiene. Al di là della presenza sgradevole, il topo può anche causare problemi: è vettore di malattie. «I ratti possono trasmettere malattie ai cani, e sono molti - spiega Chiara - i padroni che portano i loro animali a passeggio lungo il Leno. Bisogna fare attenzione». Lei peraltro ha avvistato i ratti un'altra volta, durante una corsa di allenamento mattutina, sempre nello stesso luogo. Sicuramente non è il primo avvistamento di questi animali lungo il Leno, purtroppo i ratti sono diffusi dappertutto e gli argini del torrente sono un habitat loro favorevole. Se poi trovano immondizie (che non mancano anche nella zona a sud del passerella), la loro diffusione aumenta.

Una situazione che va monitorata sia lungo la passeggiata-ciclabile e soprattutto nella vicina piscina comunale dove i ratti possono entrare. «Nel prato - spiega il direttore Massimo Eccel - abbiamo compiuto controlli e verifiche ma non sono stati trovati segni della presenza o del passaggio di topi come era accaduto un paio di anni fa. L’area era stata bonificata e ora faremo una nuova segnalazione al Comune e all’Asl per ulteriori verifiche e per eventuali interventi di derattizzazione nel caso in cui fosse necessario».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano