I prof a lezione di Grande Guerra

Già 150 docenti iscritti al corso di formazione dell’Iprase: anche escursioni sui luoghi di battaglia


di Paolo Piffer


TRENTO. I prof a lezione di guerra. La Prima, quella mondiale. Mica che metteranno l’elmetto e imbracceranno il moschetto, fortunatamente. Piuttosto, andranno in classe e scarpineranno tra campi trincerati e forti. Finora sono 150 i docenti di scuole medie e superiori, ma si sono iscritti anche diversi maestri elementari, che hanno aderito al corso di formazione sulla Grande Guerra in Trentino promosso dall’Iprase (l’istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa) che prenderà il via a fine mese.

Il Centenario dall’inizio del conflitto si avvicina (dal 2014 le iniziative andranno avanti fino al 2018) e anche la scuola cerca di stare al passo, fornendo ai suoi insegnanti gli strumenti conoscitivi ritenuti adeguati perché poi i ragazzi possano apprendere ciò che in Trentino è successo tra il 1914 e il 1918, ma anche dopo. Anni nel corso dei quali, su una popolazione di 392mila abitanti, circa 60mila uomini vennero richiamati alle armi vestendo la divisa austro-ungarica (11.500 di loro persero la vita) mentre in 902, gli irredenti, passarono il confine per indossare il grigio-verde. Nel 1915, quando il Regno d’Italia entrò in guerra contro gli Asburgo, più di 100mila trentini furono deportati, profughi nelle province dell’Impero. Il Trentino si spopolò di oltre il 40% dei suoi abitanti. Dalla Marmolada allo Stelvio era tutto un fronte, quello meridionale, di eserciti contrapposti. Anni di tragedie e devastazioni. E una ripresa, nel dopoguerra, lenta e difficile, tra paesi distrutti e lutti familiari. Il corso, facoltativo, è diviso in due annualità, si svolgerà su tre sedi (Trento, Tione e Cavalese) e avrà, come relatori, storici quali Paolo Pombeni, Gustavo Corni, Giuseppe Ferrandi, Diego Leoni, Nicola Fontana, Fabrizio Rasera e Quinto Antonelli. Il top della ricerca storica in Trentino.

Nel corso delle lezioni, aperte anche al pubblico, si parlerà della dimensione internazionale e europea del conflitto, del quadro sociale, politico ed economico dell’epoca e degli avvenimenti per poi “scendere” in Trentino delineando le caratteristiche e le mutazioni di un territorio in guerra, che ebbe effetti anche sul paesaggio. La popolazione, i profughi e i soldati saranno alcuni degli altri temi presi in considerazione. Dieci le escursioni previste, dall’area trincerata del Nagià-Grom, sopra Mori, all’altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna fino alla zona del Sorasass e al forte di Cadine. Il prossimo anno scolastico sarà la volta di seminari, laboratori e lezioni sulle ricerche in corso riguardanti la Grande Guerra.

Le adesioni al corso sono aperte fino al 20 ottobre. Si ricevono online. Basta entrare nel sito www.iprase.tn.it. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo mail beatrice.degerloni@provincia.tn.it, oppure telefonare al numero 0461 491388. La prima lezione è in programma giovedì 24 ottobre a Tione con lo storico Gustavo Corni.

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