Guasto alla motoslitta: l’assessore deve pagare
Giorgio Trettel di Ziano è stato condannato dalla Corte dei Conti: dovrà risarcire il suo Comune di poco più di 2.400 euro: è stato lui a fondere il motore
TRENTO. Il guasto lo ha provocato lui e quindi sarà lui che dovrà mettere mano al portafoglio e risarcire il comune di Ziano di Fiemme dei 2.433,97 euro spesi per riparare la motoslitta. Così ha deciso la corte dei conti che ha condannato l’assessore Giorgio Trettel. La vicenda ruota attorno ad una motoslitta e in particolare al guasto della motoslitta del Comune fiemmese. Secondo la ricostruzione che è stata fatta dalla procura contabile - e accolta dal collegio - il 25 marzo del 2013 l’assessore Trettel aveva usato la motoslitta comunale per raggiungere la centralina idroelettrica del rio Castellir (di proprietà dell’amministrazione) ed effettuare dei controlli. L’uso della motoslitta, come era stato spiegato, era indispensabile visto che era l’unico mezzo idoneo il luogo viste le abbondanti nevicati dei giorni precedenti.
Al suo rientro era stato lo stesso Trettel a segnalare un problema al mezzo. «Il responsabile del mezzo - si legge nella setenza - ricostruiva, insieme alla ditta che aveva fornito la motoslitta ed in seguito effettuato le riparazioni, le probabili cause del guasto da surriscaldamento in ragione dell’ultimo uso fattone, conseguendone la convinzione che l’automezzo era stato condotto con imperizia, in quanto esposto ad eccessive e durature sollecitazioni senza le necessarie pause di raffreddamento». Un’accusa che era stata rifiutata da Trettel che, tramite l’avvocato, aveva sottolineato come il gusto - fusione del motore - potesse esser riconducibile ad altre persone, diverse da lui.
Una tesi che però non è stata accolta dal collegio giudicante presieduto da Ignazio Del Castillo. Trettel «aveva ritirato - viene scritto - la motoslitta in condizioni di efficienza per restituirla la sera stessa non funzionante e ai fini che qui occupano è irrilevante che il malfunzionamento del mezzo sia dovuto alla fusione o al grippaggio del motore». E inoltre «il danno subito dal Comune di Ziano di Fiemme e contestato dall’attore va integralmente addebitato al convenuto (Trettel, ndr) , che l’ha determinato con un comportamento gravemente colposo come risulta dalle circostanze sopra descritte, tradottosi nella marchiana imperizia, superficialità e noncuranza, «scriteriatezza», «negligenza inescusabile» in violazione dei doveri concretamente incombenti sul soggetto agente in forza del rapporto di servizio, oltre che dei generali doveri di diligenza».
Da qui la condanna a pagare il costo della riparazione (2.433,97 euro) oltre a rivalutazione e interessi al Comune e 263 euro allo Stato per le spese di giustizia.