AGRICOLTURA

Gli asparagi? Si coltivano anche a Trento sud, nelle campagne accanto al palasport

Fra i raccoglitori anche residenti in cassa integrazione o ancora in disoccupazione

GUARDA LE IMMAGINI: Le asparagiaie cittadine


di Claudio Libera


TRENTO. Il caldo dei giorni scorsi ha favorito la “maturazione” degli asparagi che, oltre alla zona tipica per antonomasia di Zambana, anche a Trento città, zona sud, trovano la loro terra vocata per la produzione.

E così, in questi giorni, è iniziata la raccolta che si svolge al primo mattino, a giorni alterni, come spiegano i coltivatori, aiutati da manodopera non italiana ma anche da residenti che, in cassa integrazione o peggio ancora in disoccupazione, traggono qualche profitto dal faticoso ma soddisfacente lavoro di raccolta. Lungo “le bine” di terra, che poi vengono ricoperte al termine dell’estrazione del prezioso ortaggio bianco, per riprendere due giorni dopo. Come accaduto stamattina, nelle campagne ad est della Blm Group Arena.

A Trento sud una distesa di campi coltivati ad asparagi

Non solo Zambana: anche vicino al palasport del capoluogo c'è chi coltiva gli asparagi. I raccoglitori, fra i quali anche alcuni disoccupati che trovano il modo di guadagnare qualche euro, si svegliano nelle prime ore del mattino (foto di Claudio Libera). LEGGI L'ARTICOLO

Le prime notizie circa la coltivazione dell’asparago in Trentino riscontrate in bibliografia risalgono ai primi anni dell’Ottocento (1811-1812) allorché, a seguito dell’incorporamento nel 1810 del Trentino nel Regno Italico voluto da Napoleone, furono pubblicate sulla rivista “Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia” memorie di autori vari sullo stato dell’agricoltura locale.

In Trentino la coltivazione dell’asparago è diffusa nell’area settentrionale della Val d’Adige, in Vallagarina, nell’Alto Garda e in Valsugana. Senza dubbio fra queste zone, quella più nota, dove le condizioni ambientali e i terreni sabbiosi sono particolarmente adatti, è quella di Zambana. Qui la produzione dell’asparago bianco ha una tradizione plurisecolare e ha raggiunto apprezzati livelli qualitativi.

Tra gli asparagi bianchi trentini, caratterizzati dallo speciale livello di delicatezza, tenerezza e assenza di fibra, quello di Zambana ha ottenuto la De.co. (denominazione comunale), in virtù delle particolari condizioni climatiche, del terreno e ai sistemi di coltivazione impiegati in quell’area. L’Asparago di Zambana è anche il primo asparago bianco ad essere inserito fra i prodotti dell’Arca di Slow Food.













Scuola & Ricerca

In primo piano