Giovane cuoca intossicata dal monossido di carbonio

La ragazza è stata male sabato sera e la mattina di Pasqua carabinieri e ispettori del lavoro hanno controllato il locale: il forno funzionava male



TRENTO. Si è sentita male sabato sera. Era tornata a casa dopo il lavoro e aveva mal di testa, nausea molto forte e anche della convulsioni. Tanto che è stata portata al pronto soccorso di Borgo. Qui i medici l’hanno sottoposta ad una serie di controlli e di verifiche e hanno in breve scoperto qual era la ragione di quel malessere profondo: un’intossicazione da monossido. La ragazza, una ventenne di Grigno, è stata quindi portata alla camera iperbarica di Bolzano dove è stata sottoposta ai trattamenti necessari e, per fortuna le sue condizioni sono molto migliorate.

Dall’ospedale è partita anche la segnalazione ai carabinieri. La ragazza, infatti, si era sentita male durante il lavoro: lei, cuoca, è impiegata al rifugio Serot, sopra a Roncegno, e c’era quindi la possibilità che il monossido lo avesse respirato all’interno della struttura. I militari sono quindi partiti - la domenica di Pasqua - assieme agli ispettori del lavoro alla volta dei rifugio. Qui sono stati fatti una serie di controlli che hanno portato ad individuare la causa dell’intossicazione della ragazza nel malfunzionamento di un forno. Del quale è stata inibito l’uso e che dovrà essere per forza sistemato. Si è poi scoperto che anche altri dipendenti della struttura avevano avuto dei malesseri ma di entità inferiore rispetto a quello della cuoca che, probabilmente, stando per un tempo maggiore in cucina, ha respirato più monossido.

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