l'allarme

Furti d'identità e frodi creditizie: nel 2015 la perdita è stata di 172 milioni di euro

In Trentino sono stati registrati 62 casi con un importo medio di 7137 euro



TRENTO. Le frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità - con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene – rappresentano un fenomeno criminale di dimensioni più che preoccupanti tanto che l’ultima edizione dell’Osservatorio realizzato da CRIF stima che nell’intero anno 2015 i casi verificatisi nel nostro Paese siano stati 25.300 e abbiano determinato una perdita economica superiore ai 172 milioni di euro, con una crescita dell’importo medio frodato.

Per quanto riguarda nello specifico il Trentino-Alto Adige, nel corso del 2015 sono stati rilevati 128 casi con un importo medio pari a 14.127 euro. Entrando nel dettaglio delle province, Bolzano ha fatto registrare 66 casi di frode, in crescita rispetto al 2014 del +14,0% e un importo medio frodato pari a 20.694 euro.

La provincia di Trento è invece risultata sostanzialmente allineata rispetto all’anno precedente ma con un importo medio più contenuto, pari a 7.137 euro. La distribuzione delle frodi a livello nazionale evidenzia come la maggioranza delle vittime, il 64,1% del totale per la precisione, siano uomini, con le donne che registrano una leggera diminuzione rispetto al 2014 (-4,7%).

Osservando invece la distribuzione per classi di età, quella in cui si rileva il maggior numero di casi è risultata essere quella compresa tra i 41 e i 50 anni, con una quota del 27,9%; la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è però quella degli over 50 (+15,1% rispetto all’anno precedente). Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio CRIF, anche nel 2015 la forma tecnica dei prestiti finalizzati continua a fare la parte del leone, tanto che 74,3% dei casi di frode interessa questa tipologia di prodotto. Complessivamente si registra un aumento significativo per le frodi perpetrate sulle carte di credito (+51% rispetto al 2014).













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