nei boschi

Funghi, un’estate avara. Ma la pioggia è in arrivo

Marco Donini del Gruppo micologico Bresadola: «Ci sono le russole, rarissimi finora i porcini. I posti? Guardate il meteo e saprete dove andare a cercare»


di Luca Marognoli


TRENTO. A lamentarsi del caldo non ci sono solo gli anziani. Assieme a loro sperano nel fresco, ma soprattutto nella pioggia, i fungaioli. L’acqua può capovolgere le sorti di una stagione partita male ma ancora all’inizio. Lo sa bene Marco Donini, presidente del Gruppo micologico Breasadola, che conta un migliaio di soci ed è noto per organizzare la mostra Città di Trento in occasione dell’Autunno Trentino.

Donini, i funghi scarseggiano: colpa di caldo e siccità?

Sì, certo. La condizione principale per la crescita dei funghi è l’umidità. Paghiamo quei dieci giorni di caldo torrido di inizio estate e la lunga permanenza dell’alta pressione.

In questa situazione sfavorevole, quali specie si trovano più facilmente?

Stiamo terminando i corsi per i micologi. Abbiamo trovato tante russole, o “colombine”, che mancavano l’estate scorsa, piovosa e freddina. Anche qualche amanita, il lattario e il boleto dai pori rossi.

E tra i commestibili?

Oltre alle russole, i cantarelli (finferli) ma sempre in quantità minima. Di porcini purtroppo finora se ne sono visti pochi. Ma a fine settimana l’anticiclone dovrebbe cedere.

Le condizioni necessarie quali sono?

Serve essenzialmente la pioggia e null’altro: poi il bosco si arrangia. Inizieranno in quota: bisognerà andare un po’ in alto. Anche perché le temperature si sono abbassate e c’è più deposito di umidità dai 1500 metri in su.

Un fungaiolo non dice mai i “posti”, ma in che zone del Trentino andare forse sì...

Se fossi un fungaiolo guarderei i dettagli delle situazioni climatiche: oggi danno i millimetri d’acqua delle varie zone. Basta cliccare e si può vedere dove è piovuto e quanto.

Quanti millimetri servono?

Ci può essere il temporale che ne fa 30, ma serve a poco perché scappa via, non riesce a penetrare. Fa di più una giornata o due con pioggia più leggera. Oggi se scaviamo ai piedi di un grosso abete per 3 centimetri si trova la polvere. In val d’Adige e a Bolzano, dove il terreno drena molto, ci sono piante ingiallite come in autunno.

C’è ancora tempo però...

Fino a tutto ottobre, se piove: la stagione va da metà agosto in avanti. Stanno arrivando correnti umide...

Siete pronti?

Certo, basta armarsi di pazienza, raccogliere cose sicure o portarle da esperti, come ai vigili in piazza a Trento.

Qualche avvertenza sui funghi velenosi che rischiano di essere scambiati per edibili?

Fare attenzione al cortinarius speciosissimus, un “falso chiodino”, che manda in dialisi ed è già abbondante in certe zone.

Mai mangiare, comunque, se non si è sicuri...

Neanche fare assaggiare al gatto, come qualcuno racconta (ride). I primi sintomi arrivano dopo una settimana. Quando è troppo tardi.













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