Formaggio nascosto sotto il letto: nei guai macellaio di Molveno
Il commerciante comprava le forme rubate in un caseificio del Primiero. Sotto inchiesta per ricettazione
TRENTO. Ha avuto degli sviluppi a dir poco esilaranti, l’indagine sugli ammanchi di forme di formaggio al caseificio di Mezzano in Primiero. I carabinieri di Imer già alcuni giorni fa avevano scoperto che a rubare il formaggio, ma anche il burro e confezioni di marmellata, era un autista di 47 anni di Torcegno che lavorava per la Latte Trento che riforniva il caseificio. Ma le indagini non sono finite lì. I carabinieri hanno cercato di scoprire che fine facevano le forme di formaggio rubate, visto che mancava formaggio per un valore di 6 mila euro. E le hanno trovate sotto un letto, in una casa di Molveno. Vista la quantità di formaggio rubato, i carabinieri si erano convinti che l’autista lo rivendesse a qualche commercciante. Dalle indagini successive, i carabinieri hanno raccolto elementi per sospettare di un negoziante di 63 anni di Molveno. Così l’altro ieri si sono presentati a casa del commerciante. Si tratta di un macellaio. Durante la perquisizione sono saltate fuori le forme di formaggio rubate. L’uomo gestore di una macelleria a Molveno, che aveva già ricevuto sanzioni per la non corretta conservazione degli alimenti, nascondeva presso la propria abitazione, nello specifico sotto il letto della stanza degli ospiti ben 22 chili di formaggio suddivisi in 16 pezzi, 9 panetti di burro del peso di 500 grammi ciascuno, per un totale di 4.5 chili e 23 vasetti di confetture di marmellata Sant’Orsola di vario genere.
Dal formaggio l’uomo si era preoccupato di levare la crosta per impedire agli inquirenti di risalire al proprietario delle forme. Il macellaio ora è stato denunciato per ricettazione.
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