Fiumi di cocaina per le piste da sci
Mezzo chilo di stupefacente sequestrato dalla squadra mobile nel fuoristrada di un falegname bresciano
TRENTO. Mezzo chilo di cocaina - di ottima qualità, pare - destinata rifornire le feste nelle località turistiche della provincia. Valore stimato attorno ai 150 mila euro. Un sacco di droga che però non arriverà mai a destinazione perché è stata intercettata e sequestrata dalla squadra mobile di Trento. Che ha anche arrestato il falegname del bresciano, Arturo Bortolotti di 46 anni. Un super sequestro nato, venerdì sera, da un normale controllo del territorio.
I poliziotti stavano monitorando la situazione al casello autostradale di Trento nord quando dal casello è uscito un fuoristrada. Che non ha imboccato nessuna strada, ma si è fermato qualche metro dopo il pedaggio. Dall’auto è sceso un uomo con una tanica in mano e ha iniziato a girare attorno alla macchina anche se non appariva chiaro cosa volesse fare. Un atteggiamento quindi un po’ strano che non ha potuto non attirare l’attenzione degli agenti della mobile che si sono quindi avvicinati all’uomo. Uomo che ha tradito una certa agitazione quando ha capito che si trovata davanti a dei poliziotti. Agitazione che era, visto i risultati della perquisizione, comprensibile. All’interno del fuoristrada sono stati ritrovati tre panetti di cocaina per un totale di mezzo chilo di sostanza stupefacente che viene definita dalla polizia di ottima qualità. La coca, in particolare, è stata trovata sotto il sedile posteriore della macchina, quindi nascosta abbastanza bene.
Visto la scoperta per l’uomo sono scattate immediatamente le manette e dopo gli accertamenti necessari, il bresciano è stato portato nel carcere di Spini in attesa del primo confronto con il giudice che dovrebbe avvenire a breve. Vista la zona dove il carico è stato intercettato e alla luce di alcune verifiche, pare che la polvere bianca fosse destinata a raggiungere le località turistiche della provincia che a breve saranno prese d’assalto anche da tanti turisti. Piste di cocaina, quindi da avere a disposizione magari dopo le piste da sci per delle feste natalizie «stupefacenti». Sono comunque in corso ulteriori verifiche per capire dove l’uomo si fosse procurato la droga e quali siano - se ce ne sono - i suoi contatti in Trentino visto che pare non aver alcun precedente di polizia nè tanto meno precedenti legati allo spaccio.
«Un risultato importante», così il questore Giorgio Iacobone ha commentato il sequestro del mezzo chilo di coca. «Era da molto tempo che sulla piazza di Trento non veniva trovato una quantità così ingente di cocaina anche perché d’altra parte si era registrato un impressionante aumento dello spaccio di eroina che era tornata in circolo dopo anni di assenza. A «favorire» il suo rientrato la sovraproduzione che ha portato inevitabilmente ad un abbassamento dei prezzi dell’eroina che è tornata ad essere appetibile anche per i giovani. Che sono magari convinti che fumandola non debbano patire le stesse conseguenze di chi se la inietta».
Il capitolo droga è sempre all’attenzione del questore che nella repressione dei fenomeni dello spaccio ha improntato una serie di interventi per i suoi uomini. Servizi di controllo del territorio che interessano in prima battute le zone maggiormente frequentate da chi spaccia «al minuto» ma anche quelle di snodo del mercato all’ingrosso che arriva da fuori provincia.
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