Ferito dall’orsa, risarcimento negato 

Giustizia. Daniele Maturi, aggredito da Daniza nel 2014, ora ha presentato ricorso in Cassazione contro la Provincia Chiedeva 140mila euro, ne ottenne 20mila in primo grado, azzerati in appello: il suo caso sarà un precedente importante


Andrea Selva


Trento. Ferito dall’orsa Daniza, insultato dagli animalisti che protestavano per la successiva uccisione (per errore) dell’animale, Daniele Maturi, il fungaiolo di Pinzolo, non è stato mai risarcito dalla Provincia autonoma di Trento. L’episodio risale al 15 agosto del 2014, nei boschi della val Rendena, quando Maturi - soprannominato Carnera - aveva 38 anni. Ora ne ha 44 ed è impegnato in una causa legale contro la Provincia che non intende pagargli i 140 mila euro di danni che aveva chiesto per le ferite riportate. L’ultimo atto è il ricorso in Cassazione - presentato proprio da Maturi - con la Provincia che ha deliberato di resistere in giudizio. L’ente pubblico, va precisato, è assicurato con la compagnia Uniqa Österreich Versicherungen Ag: sarebbe la compagnia, quindi, a dover risarcire Maturi. Ma il punto è un altro: perché dovremmo risarcire qualcuno per un episodio di cui non abbiamo alcuna responsabilità? Ecco la linea difensiva della Provincia in tribunale.

La causa avviata nel 2017

La causa venne avviata nel 2017 e in primo grado (nel giugno di due anni dopo) i giudici diedero ragione a Maturi, ridimensionando però notevolmente il risarcimento che l’uomo aveva chiesto: a fronte della richiesta molto superiore di Maturi, le ferite riportate alle braccia, secondo i magistrati del tribunale civile, potevano essere risarcite con 20 mila euro. Scontato il ricorso in appello, dove però i giudici hanno ribaltato la sentenza: nessuna responsabilità della Provincia. È vero che c’è una legge che prevede l’indennizzo dei danni provocati dagli orsi, ma non c’è nessuna norma che preveda l’indennizzo di chi - nel bosco - viene aggredito, senza colpa (questo è il punto) dell’amministrazione pubblica. Diverso è il discorso se l’aggressione avviene lungo una strada, come hanno dimostrato altre vicende che hanno avuto esito diverso. Chi ha ragione? Lo decideranno i giudici della Suprema Corte.

Un precedente per gli altri

Non è una vicenda di poco conto: qualunque sarà la decisione dei magistrati avrà effetto su tutti gli altri casi di aggressione all’uomo da parte di orsi che si sono verificati in Trentino. E cominciano a essere tanti. Ci sarebbe - in realtà - un’altra via possibile: un’assicurazione che copra specificamente i danni da orso. La Provincia ce l’aveva, ma i tempi sono cambiati ed è difficile trovare una compagnia che si accolli il rischio.















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