Trento

Esclusi dall’Icef gli assegni agli invalidi

Non saranno più conteggiati come reddito: per bilanciare i conti la Provincia riduce le deduzioni



TRENTO. A seguito della sentenza del Consiglio di Stato, la Provincia si adegua alla disciplina nazionale ed esclude le indennità e le pensioni di invalidità dai redditi ai fini Icef. La decisione è stata assunta dalla giunta e decorre con effetto retroattivo dal 1° luglio scorso per tutte le prestazioni a favore degli invalidi. Queste le novità. Sono escluse dal calcolo dell'Icef tutte le prestazioni a favore degli invalidi (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari): per controbilanciare gli effetti di questo provvedimento le deduzioni forfettarie per le spese di assistenza vengono ridotte del 50%. Sono salvaguardati gli invalidi ultra 65enni senza indennità di accompagnamento.

Assegno di cura: anziché le deduzioni per spese di assistenza, la normativa in vigore prevede le deduzioni per età, in quanto tutti i beneficiari sono ugualmente invalidi; considerato che non vengono più valutate fra le entrate le prestazioni per l'invalidità, viene azzerata la deduzione per i maggiorenni e si ridetermina la deduzione per i minorenni a 2.700 euro. Assegni integrativi per invalidi civili, ciechi civili e sordi: si applicano le stesse deduzioni che per l''assegno di cura, inoltre vengono ridotte le soglie per l'assegno massimo (da 0,18 a 0,17) e per quello minimo (da 0,32 a 0,28), oltre il quale non spetta più nulla. Compartecipazione all'assistenza domiciliare: viene azzerata la deduzione per spese di assistenza.

Per quanto riguarda, l’assegno regionale al nucleo familiare, il contributo famiglie numerose e le tariffe mensa scolastica e trasporto alunni, la modifica del calcolo Icef prevede solo l’esclusione delle provvidenze agli invalidi e lascia inalterate le deduzioni. Tutte le modifiche si applicano alla verifica dei requisiti per la permanenza negli alloggi pubblici Itea relativi all'anno 2017, mentre non si applicano all'assegno regionale al nucleo familiare per l'anno 2017, essendo la relativa domanda inclusa assieme ad altre per prestazioni in corso di erogazione. «L'esito finanziario finale - ha detto l’assessore Luca Zeni - sarà un aumento delle risorse destinate agli invalidi stimato di 2,1 milioni di euro».

Soddisfatta la Cgil: «L’adeguamento è avvenuto in maniera equa», commenta il segretario Franco Ianeselli. «Grazie al fatto che la Provincia si è accollata maggiori oneri per circa 2 milioni annui, i beneficiari del sistema di welfare provinciale - dall’assegno al nucleo familiare all’edilizia pubblica, dall’assegno di cura al reddito di garanzia - non hanno subito alcun taglio. Ora restano da definire ulteriori migliorie alle politiche equitative, a partire dall’indicizzazione dell’Icef per i canoni Itea e la deduzione delle spese per badanti nella determinazione delle tariffe per il servizio di assistenza domiciliare».













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