Energia: passa alla Sel la centrale di San Floriano
La Giunta provinciale di Bolzano ha assegnato alla Sel la concessione della centrale idroelettrica di San Floriano
BOLZANO. La Giunta provinciale di Bolzano ha assegnato alla Sel la concessione della centrale idroelettrica di San Floriano, una delle più grandi di tutto il Trentino-Alto Adige. Lo ha annunciato il presidente Luis Durnwalder.
La centrale produce annualmente circa 500 milioni di kw/h, e, pur trovandosi sul territorio altoatesino, utilizza le acque del serbatoio di Stramentizzo, nel comune trentino di Castello-Molina di Fiemme. La concessione, che scadeva il primo gennaio 2011, è stata assegnata alla Sel, la cui offerta è stata preferita a quella di Enel, unica altra partecipante alla gara.
''Si è trattato di una scelta inevitabile - ha sottolineato Durnwalder - perché tutti i pareri sono stati favorevoli alla Sel, che tra l'altro nel suo progetto prevede investimenti in materia ambientale pari a 59 milioni di euro''.
A favore di Sel, infatti, si sono espressi l'Autorità di bacino del fiume Adige, l'Ufficio idrogeologico della Provincia di Trento, il Comitato Via della Provincia di Bolzano, l'Ufficio provinciale elettrificazione, e 13 dei 19 Comuni interessati (Cembra, Salorno, Anterivo, Anterivo, Segonzano, Lisignago, Faver, Grauno, Sover, Giovo, Egna, Trento, Castello-Molina di Fiemme).
''Degli altri sei - ha aggiunto Durnwalder - cinque non hanno presentato alcun parere, mentre un comune si è espresso in ritardo rispetto ai termini stabiliti, e comunque dando la propria preferenza al progetto della Sel''.
La centrale idroelettrica di San Floriano, che pesca l'acqua dal fiume Avisio, è stata oggetto due mesi fa di un accordo sottoscritto dai presidenti delle Province di Bolzano e Trento, Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai.
L'accordo prevedeva che la concessione trentennale della centrale di San Floriano venisse assegnata dalla Provincia di Bolzano, e che la concessione di durata analoga della derivazione a scopo idroelettrico del bacino di Stramentizzo venisse assegnata dalla Provincia di Trento.
Fanno parte dell'intesa, che prevede tra l'altro il ritiro dei ricorsi pendenti presso il Tribunale delle acque pubbliche, anche le cosiddette misure compensative. Il canone demaniale e le risorse finanziarie compensative per i comuni ammontano a 4,8 milioni di euro all'anno, e saranno suddivise fra Trento, che ne riceverà i due terzi, e Bolzano, che ne riceverà il restante terzo.