Ecosportello, si cambia: «sconfitti» i fondatori
Nella gara Trentino Arcobaleno (quello di “Fa’ la cosa giusta”) battuto con un ribasso di 4 mila euro. Pedrotti: «Assurdo. Premiati per il miglior progetto, ma costretti a lasciare»
TRENTO. L’Ecosportello di via Torre Verde cambia gestore. E’ bastata un’offerta economica più alta di 4 mila euro a decretare che il progetto, promosso sei anni fa dalla cooperativa Trentino Arcobaleno, passasse in altre mani. Tanta l’amarezza dei membri dell’associazione, che nei giorni scorsi hanno inviato una e-mail di saluto ai loro contatti, per spiegare quanto successo.
«Non è stata una nostra scelta – si legge nella newsletter - e abbiamo lavorato sodo per poter mantenere la gestione di quello che è a tutti gli effetti il frutto di un nostro impegno progettuale, e di tantissime ore di lavoro, molte delle quali a titolo di volontariato». Ma per le fredde logiche di mercato Trentino Arcobaleno ha perso la gara. «La Provincia ha scelto di fare un bando per l’affidamento dell’incarico. Abbiamo partecipato e pur avendo avuto un punteggio migliore sulla parte tecnica del progetto, per 4.000 euro di ribasso in più nell’offerta economica, l’incarico è stato affidato ad altri». Gli “altri” sono la cooperativa Quater. Il modus operandi della Provincia proprio non è andato giù al coordinatore della coop Dario Pedrotti. «Non possiamo fare altro che prendere atto di quanto accaduto, ma riteniamo che lo strumento del bando non sia in questo caso il più idoneo, perché non premia la qualità. Abbiamo avviato l’esperienza dello sportello “Fa’ la cosa giusta!” sei anni fa, in un piccolo locale in piazza Venezia, grazie al supporto di alcune persone ed a un piccolo finanziamento sulla legge provinciale per l’educazione alla mondialità. L’anno scorso, proprio su richiesta dell’assessorato all’ambiente, abbiamo partecipato alla progettazione di un nuovo spazio che permettesse di ampliare l’offerta e creare un polo visibile che fornisse informazioni, formazione e fosse fucina di progetti. Ed oggi, dopo averci messo tutta la nostra passione, ideando e gestendo uno spazio innovativo sul consumo critico e dopo che le cose andavano bene, dobbiamo abbandonare. Con noi se ne andrà dallo sportello anche il nome “Fa’ la cosa Giusta”, perché siamo gli unici soggetti autorizzati ad utilizzare questo slogan». E creare un altro sportello autonomo? «Non avrebbe alcun senso – continua Pedrotti – metterci in concorrenza. Ambiente e consumo critico devono andare di pari passo. Auspichiamo che i nostri successori proseguano il lavoro con altrettanta passione. La nostra attività continuerà a prescindere». Dal 26 al 28 ottobre tornerà infatti la fiera dell’economia solidale “Fa’ la cosa giusta!”: alla sua ottava edizione, ha già 150 espositori iscritti. La novità di quest’edizione sarà la prima mostra del vino biologico trentino.
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