E' «caccia grossa» alle capre
Selvatiche e pericolose: il Comune di Ledro ordina l'abbattimento
LEDRO. Insolita «caccia grossa» sui monti ledrensi. La Forestale ed i cacciatori della sezione di Tiarno di Sotto sono stati incaricati dall'amministrazione comunale di Ledro di abbattere al più presto un gruppo di capre inselvatichite che da tempo vagano nelle località alpestri di Palone, Sera e Val Maere, la cui cattura risulta impossibile perchè il terreno di pascolo è troppo scosceso. Il motivi del provvedimento firmato dal vicesindaco Franco Ferrari sono di carattere sanitario.
Si sospetta infatti che i caprini siano infetti e portatori della brucellosi, della agalassia e di altre malattie contagiose. Le norme in vigore im- pongono l'ob- bligatorietà del prelievo annuale del sangue a tutti i caprini e gli ovini per verificare l'eventuale presenza di tali malattie. E' impossibile risalire al proprietario delle capre vaganti: l'ipotesi più gettonata è che gli animali siano fuggiti da qualche gregge e si siano rifugiati in zone impervie ed inaccessibili.
Diversi ledrensi seguono ancora la secolare tradizione locale di condurre a primavera le loro capre in montagna (a monte della vegetazione per evitare danni al bosco) e di lasciarle incustodite fino all'autunno quando le riportano nel fondovalle. Talvolta qualche piccolo gregge, per lo spiccato senso d'orientamento, torna da solo in paese con gli immancabili capretti nati all'alpeggio. Allo stato brado i caprini sono sempre uniti e per la loro estrema timidezza è probabile che siano stati spaventati dalla presenza di animali selvatici.
Qualche capo sarebbe dunque scappato, senza poi rientrare mai più per la lontananza. Con il tempo i "fuggitivi" hanno procreato ed il loro inselvaticamento è talmente elevato che sono inavvicinabili, favoriti dall'ambiente roccioso dove dimorano (la possibile caduta di sassi provocati dal passaggio delle capre nelle zone sottostanti con probabili pericoli per l'incolumità delle persone è un'altra motivazione dell'ordinanza di abbattimento del vicesindaco Ferrari). Nei prossimi giorni protagonisti degli abbattimenti saranno i fucili della Forestale e dei cacciatori di Tiarno di Sotto, a cui si deve il primo allarme pressol'Azienda sanitaria.