Duomo di Trento, restauri conclusi: da lunedì 24 la chiusura per togliere i ponteggi
La riapertura della Cattedrale, completamente rinnovata, è prevista per il 9 dicembre
TRENTO. Si avvicina la conclusione dei lavori di restauro interno della cattedrale di Trento. Per consentire il graduale smontaggio dei ponteggi, il Duomo non sarà accessibile a fedeli e visitatori a partire da lunedì 24 ottobre. La chiusura si protrarrà per quasi sette settimane.
La riapertura della cattedrale, completamente rinnovata, è prevista infatti per venerdì 9 dicembre.
Nel pieno rispetto dei tempi previsti, si va dunque completando il terzo ed ultimo lotto dell’intervento di restauro, iniziato nel 2017 e preceduto dal restauro esterno dei primi anni Duemila. I lavori – a cura della ditta Lares di Venezia, con la direzione dell’architetto Ivo Bonapace e dell’ingegner Edoardo Iob – in quest’ultima fase hanno riguardato i paramenti lapidei ed il consolidamento strutturale della fabbrica nella zona absidale e nei transetti laterali. Completati anche i restauri delle superfici affrescate sul lato nord e sud del transetto, dove si trovano ben 24 preziosissimi dipinti del XIII e XIV secolo per oltre cento metri quadrati di estensione complessiva.
Tra essi spicca l’importante affresco sulla parete nord, raffigurante una Madonna in trono con Bambino e Santi, ufficialmente restituito alla comunità dall’arcivescovo Lauro Tisi nel giorno del patrono San Vigilio.
L’opera d’arte, dai primi studi risalente al 1300, era quasi completamente celata, almeno dal 1893, dietro il monumento funebre del vescovo Bernardo Clesio, ora spostato nella posizione originaria, nella parete sud, in accordo con la Soprintendenza dei beni culturali della Provincia.
Nel periodo di chiusura, le Messe feriali (7.10 ed 8.15) si celebreranno in sacristia; le Messe festive (sabato alle 19, domenica alle 8.15 e 10) in S. Francesco Saverio.
L’importo complessivo dei lavori è pari a 8.530.000 euro di cui 2.750.000 euro per interventi di consolidamento strutturale e miglioramento sismico e per interventi accessori di completamento. La Provincia interviene con un contributo pari al 75% del totale dei costi, per il resto a carico dell’Arcidiocesi di Trento e del Capitolo della Cattedrale.