STRIGNO. Centrale sul Lusumina, il Comune lascia e “raddoppia”. E' della scorsa settimana, infatti, la delibera della Provincia in cui si annuncia l'archiviazione del procedimento relativo alla domanda di concessione presentata nel marzo 2010 dal Comune di Strigno che chiedeva di derivare l'acqua dal rio Lusumina, affluente del Chieppena, per la produzione di energia elettrica. Si prevedeva di derivare acqua per una portata media di 157 litri/secondo per produrre, su un salto lordo di 54,57 metri, la potenza nominale media di 84 kW, ma la documentazione presentata non è stata integrata con alcune parti tanto che la sua mancata trasmissione è stata interpretata come mancato interesse da parte del Comune e la domanda non è stata ammessa all'istruttoria. Strano, visto che di questi tempi l'acqua è come l'oro, attirando investitori pubblici e privati. Ma una spiegazione c'è.

«Abbiamo accantonato quel progetto in quanto ne stiamo portando avanti un secondo, insieme al Comune di Bieno - spiega il sindaco Claudio Tomaselli -. Una centralina da realizzare sempre sul torrente Lusumina. Il progetto preliminare è già in nostro possesso, a breve ci troveremo con Bieno per firmare le domande».

Un'iniziativa dunque concordata tra le due amministrazioni che a breve presenteranno domanda di autorizzazione per la derivazione a scopo idroelettrico all’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia.

L’opera di presa posta sul rio Lusumina sul comune di Bieno, sottende un bacino idrografico di 5.41 chilometri quadrati e rientra nella casistica di possibile deroga al limite della superficie sottesa. L'acqua viene derivata a 653 metri con un salto nominale di 102 metri e restituita al torrente Chieppena a quota 547 metri. L’edificio centrale ospiterà una turbina Pelton in grado di produrre un quantitativo di energia media annua pari a 686.546 kWh, con una potenza massima di 124 kW, una potenza di concessione pari a 93.25 kW e una portata media di concessione di 91 litri al secondo.