Droga: spaccio di eroina da fumare, 13 arresti in Trentino
I tredici arrestati - nove già detenuti per reati di droga, in gran parte magrebini, e quattro a piede libero, tunisini naturalizzati italiani - sono stati individuati grazie alle testimonianze di 85 assuntori di età compresa fra i 20 e i 50 anni, operai, impiegati e anche liberi professionisti facoltosi
TRENTO. Consigliavano ai consumatori di fumarla dicendo loro che non avrebbe portato alla dipendenza rispetto a quella assunta in endovena. Eppure quell'eroina, tagliata con caffeina o paracetamolo, provocava agli assuntori, oltre a dipendenza, problemi cardiaci, ipertensione e crisi di panico.
E' degno di nota lo spaccato sociale scoperto dai carabinieri di Trento e Cavalese nelle indagini per fare luce sullo spaccio di eroina in Trentino nell'ambito della seconda parte dell'operazione antidroga "Paludi", che nell'ottobre 2010 aveva portato all'arresto di una trentina di persone.
Gli ultimi tredici arrestati - nove già detenuti per reati di droga, in gran parte magrebini, e quattro a piede libero, tunisini naturalizzati italiani - sono stati individuati grazie alle testimonianze di 85 assuntori di età compresa fra i 20 e i 50 anni, operai, impiegati e anche liberi professionisti facoltosi.
Tutti insospettabili nuovi schiavi dell'eroina. Fra questi una commessa ventenne, di famiglia benestante, che in tre anni ha speso 20.000 euro per ottenere dai pusher la dose quotidiana, e una mamma che acquistava la droga dopo aver accompagnato i figli all'asilo.
Uno dei consumatori che ha consentito ai carabinieri di individuare i presunti spacciatori era preoccupato, dopo la segnalazione al Commissariato del governo, di perdere il proprio brevetto di volo, hanno detto i carabinieri.
Dall'altra parte gli spacciatori, spesso costretti a vivere in case fatiscenti, in gran parte irregolari in Italia, che - dopo un investimento di circa 12.000 euro alla settimana per l'acquisto della droga - accettavano dai clienti pagamenti a rate, e poi spedivano i soldi all'estero per sostenere le famiglie.