Droga, condannati a sei anni
Uno dei due imputati è andato in escandescenza insultando tutti i presenti
TRENTO. La cocaina erano «i giocattolini», l’hashish era misurato a «ragazzi» (e quindi due ragazzi equivalevano a 2 chili di stupefacente) e se la scelta era fra eroina e coca allora parlavano di «la carne e il pane». Un giro importante di stupefacente quello di cui erano accusati di far parte Redouan Moukhlis, 29enne marocchino come Yassine Radim che ha 26 anni. Arrestati nel corso di un’ampia operazione antidroga, venerdì mattina sono finiti davanti al giudice Serao. Che li ha condannati entrambi ad una pena importante: sei anni di reclusione e il pagamento di una multa (per ciascuno) di 27 mila euro. E quindi entrambi sono tornati da dove erano arrivati, ossia la prigione.
Una pena che non è stata accolta positivamente da uno dei due imputati che quando ha sentito il lungo periodo di reclusione che lo aspetta, ha dato in escandescenza insultando tutti i presenti (il suo avvocato difensore, il pm e il giudice). Oltre ad essere raggiunti da diversi epiteti, sono stati tutti accusati di non essere in grado di fare il loro lavoro. L’altro imputato ha scelto, invece, la strada del silenzio.
I due erano finiti nei guai oltre un anno fa. I nomi erano emersi nell’ambito di una complessa operazione che aveva permesso di scoprire e di fermare un’importante traffico di stupefacente. E i clienti potevano scegliere fra una varietà di droga. Il gruppo era in grado di gestire al tempo stesso hashish, eroina, cocaina e marijuana, a seconda delle richieste che arrivavano dalla piazza.