Trento. Dopo “Mountain Heroes” ecco gli eroi delle foreste, cioè gli uomini (e a sorpresa pure le donne) impegnati a rimettere ordine sui versanti delle Dolomiti devastati dalla tempesta Vaia. Un lavoro poco conosciuto (e molto pericoloso) che sarà raccontato sul canale Dmax con quattro puntate di “Undercut: l’oro di legno”. L’appuntamento è alle 22 e 20 quando andrà in onda il primo episodio della serie che è stata girata nei mesi scorsi in val di Fiemme, sull’altopiano della Vezzena e nella foresta del Cansiglio (in Veneto).

I protagonisti sono i boscaioli di quattro aziende forestali: i Giacomelli (padre e figli) di Molina di Fiemme, Morandini (di Predazzo), i fratelli Sambugaro e Vania Zoppè, la boscaiola veneta determinata a fare cadere i pregiudizi di considera questo un lavoro solo per uomini.

Lavoro e sfide personali

Undercut - prodotto dalla casa di produzione trentina Giuma e sostenuto dalla Film Commission del Trentino, guidata da Giampolo Pedrotti - intreccia il racconto del disastro ambientale con le vicende personali dei protagonisti, con una dose di spettacolarizzazione che è tipica del canale. Alla conferenza stampa erano presenti pure loro - i boscaioli - a raccontare che nelle foreste devastate il problema non è stato certo avere a che fare con le telecamere. Per la produzione invece le difficoltà sono state parecchie: dalle condizioni meteo impietose (con temperature fino a 20 gradi sotto zero) ai grandi problemi di sicurezza che deve affrontare una troupe di oltre venti persone (divise in realtà in due squadre) quando si mette al lavoro per otto settimane (questo il tempo impiegato) in un terreno estremamente insidioso, come ha spiegato ieri Mario Barberi di Giuma, autore e regista del programma assieme a Angelo Poli. I boscaioli protagonisti di Undercut sono stati selezionati tenendo conto soprattutto di un aspetto fondamentale: al di là del lavoro nei boschi era importante avere una storia da raccontare.