Doping, il Nas sequestra farmaci per 100 mila euro

Per gli indagati anche l’accusa di avere preparato diete senza essere medici Il caso di una culturista che assumeva 26 albumi d’uovo in un giorno


di Luca Marognoli


TRENTO. Diete iperproteiche che portavano ad assumere anche 26 albumi d'uovo in un giorno. E farmaci per le più svariate patologie, ma con effetti dopanti, per un valore complessivo - in base al sequestro - di circa 100 mila euro. Ha fatto emergere aspetti inquietanti, per i rischi a carico della salute degli atleti, l'operazione del Nas che ha portato alla denuncia di tre persone, i due preparatori atletici Franco Falcone, titolare della palestra Body's Fun di Dimaro, e il veneziano Ivan Pavan, oltre alla fidanzata di quest'ultimo, Katia Bontempelli, anch'essa trentina.

Le testimonianze della trentina di persone, non solo della nostra provincia, ma anche veneti, friulani e lombardi, che frequentavano le palestre (oltre a quella solandra ne è stata perquisita anche una a Mirano) dove lavorano gli indagati avrebbero confermato che il tipo di attività dei preparatori atletici – secondo l'accusa - era duplice: la vendita dei farmaci dopanti (con consegna che sarebbe avvenuta all'esterno delle palestre) e la preparazione di diete finalizzate soprattutto allo sviluppo muscolare. Un personal trainer deve limitare la sua attività alla predisposizione di programmi di allenamento: sembra che i preparatori atletici si spingessero oltre, dando dei “consigli” alimentari (a pagamento) che, secondo la legge, sono di competenza solo di figure professionali come dietisti e biologi nutrizionisti (con relative lauree).

L'indagine, coordinata dal pm Davide Ognibene della Procura di Trento, dovrà chiarire se la documentazione sequestrata sia tale da poter provare con certezza la somministrazione di piani dietetici, contenenti il tipo di cibo e le quantità da assumere in periodi determinati. Dai quaderni degli atleti emergono però intanto tabelle dall'alto tasso proteico: soprattutto carne rossa, bianca e uova. Indicativo il caso di una bodybuilder che in un solo giorno assumeva 26 albumi d'uovo, oltre che cinque razioni di pesce dalla colazione alla cena, con pasti ravvicinati a base anche di verdure e di ananas. Un'altra sportiva avrebbe lamentato uno squilibrio dietetico, causato da una possibile assunzione ridotta di cibo rispetto a quanto richiesto dal carico di allenamento.

Facile capire quanto un'errata alimentazione potesse avere conseguenze negative sulla salute, soprattutto se combinata all'assunzione di farmaci senza esigenze terapeutiche, come quelli sequestrati. L’elenco è lungo: ci sono anabolizzanti come Gonasi, Winstrol e Nandrolone (inserito anche nella tabella degli stupefacenti), antinfiammatori e antidolorifici come il Bentelan, diuretici prescritti solitamente per far abbassare la pressione come il Lasix (usato per disidratarsi in prossimità delle gare, quando i body builder hanno l’“urgenza” di avere muscoli ben definiti e quindi di ridurre il più possibile la massa grassa sotto la pelle), prodotti contenenti ormoni per trattare stati di ipotiroidismo come l’Eutirox, persino farmaci per bloccare le mestruazioni come quelli a base di Letrozolo (adatti per affrontare le gare senza patire le conseguenze di gonfiore e malesseri derivati dal ciclo).

Sostanze che hanno controindicazioni anche importanti: per citarne solo alcune la ginecomastia (lo sviluppo delle mammelle nell’uomo, contrastabile con altri farmaci o riducibile chirurgicamente), la ritenzione idrica con gonfiore alle gambe, l’aumento della pressione e problemi al fegato con ingiallimento della cute (ittero). Tra gli atleti sentiti dagli investigatori anche una persona che sarebbe stata sottoposta a dialisi, dopo diversi anni di assunzione di farmaci dopanti, e una che avrebbe accusato forti scompensi cardiaci rischiando concretamente l’asportazione di un rene. Storie che testimoniano cosa siano disposte a fare certe persone per avere un fisico “scolpito”.

Gli indagati sono accusati di somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, esercizio abusivo della professione medica e violazione delle norme sul doping.

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