Donna con 103 ovuli di droga, condannata a 6 anni di reclusione
TRENTO. Aveva ingerito 103 ovuli e doveva portarli dalla Germania in Italia. Lei aveva le carte in regola per poter passare inosservata i controlli delle forze dell’ordine: donna, 35enne, incensurata....
TRENTO. Aveva ingerito 103 ovuli e doveva portarli dalla Germania in Italia. Lei aveva le carte in regola per poter passare inosservata i controlli delle forze dell’ordine: donna, 35enne, incensurata. Ma - era la fine del maggio scorso - era stata fermata dagli agenti Polfer in stazione a Trento. E in quella nigeriana c’era qualcosa che non andava. La ragione della sua agitazione è stata chiara dopo le radiografie che hanno fotografato le decine e decine di ovuli che aveva nello stomaco. Sono stati necessari tre giorni di ricovero per «liberare» la donna di tutto lo stupefacente che aveva dentro si sé. Mezzo chilo di droga divisa fra eroina (gran parte) e cocaina che hanno portato ieri alla sua condanna a sei anni per detenzione di stupefacenti. In aula si è presentato il suo avvocato, Giovanni Rambaldi che ha «convinto» il giudice Forlenza sull’insussistenza dell’aggravante dell’ingente quantità, mentre non sono state accolte - nonostante la donna sia incensurata - le generiche. Dopo due mesi di custodia cautelare in carcere, la donna era ai domiciliari nel milanese (è sposata con un italiano) e sempre ai domiciliari sconterà la pena.
Ieri in tribunale c’è stata un’altra condanna per droga. In questo caso si tratta di un 26enne nigeriano che aveva ingoiato un solo ovulo di eroina. Anche in questo caso lo stupefacente era stato scoperto grazie ai raggi X che avevano evidenziato l’ovulo termosaldato nello stomaco. Ieri il caso è finito davanti al giudice Borrelli che ha accolto la richiesta di patteggiamento ad un anno, 11 mesi e 22 giorni di reclusione e al pagamento di una multa da 2 mila euro. La pena è stata sospesa.