Domenica 26 maggio: ingorgo di elezioni in due terzi del Trentino
Appuntamento con le urne. Si vota per le Europee, per le suppletive in due collegi della Camera e in cinque Comuni. Per Strasburgo si può scegliere tra 254 candidati suddivisi in 17 liste. Attenzione: i sistemi elettorali sono diversi, si va dal proporzionale al maggioritario
Trento. Un piccolo esercito di 254 candidati alle elezioni europee, più i sei candidati alle suppletive per la Camera dei Deputati nei collegi di Trento-Val di Non e Valsugana-Val di Fiemme-Val di Fassa più i candidati alle elezioni comunali nei cinque municipi di Tione, Terre d’Adige, Folgaria, Borgo Valsugana e Levico. Gli elettori il 26 maggio avranno solo l’imbarazzo della scelta, e anche un’ampia possibilità di confusione tra i vari sistemi elettorali. Tutti i 408 mila elettori trentini saranno chiamati, come tutti i cittadini dei paesi che fanno parte dell’Unione, a scegliere i parlamentari europei, ma 270 mila tra di loro, ovvero i residenti in 130 comuni di due dei tre collegi uninominali in cui è diviso il Trentino, dovranno votare anche per la Camera dei deputati. Si tratterà di scegliere i successori di Maurizio Fugatti, nel collegio Valsugana-Val di Fiemme e val di Fassa, e di Giulia Zanotelli, nel collegio Trento-Val di Non. Infine ci sono circa 18 mila abitanti dei cinque comuni chiamati alle urne per le municipali. Questi ultimi sono quelli più a rischio di confusione, dal momento che dovranno partecipare a tre elezioni con tre sistemi diversi.
I comuni al voto hanno tutti più di 3 mila abitanti, quindi il sistema con cui si vota è il maggioritario a doppio turno. Questo vuol dire che se un candidato sindaco non ottiene il 50% più uno dei voti al primo turno si va al ballottaggio che è previsto il 9 giugno. Il sistema per le elezioni suppletive è maggioritario a un turno. Quindi, vince chi prende un voto in più degli avversari. Mentre il sistema elettorale per le europee è proporzionale. Questo vuol dire che i seggi vengono assegnati a ciascuna lista in base ai voti presi. Si possono esprimere tre preferenze tranne che per quanto riguarda le liste delle minoranze linguistiche, in Trentino Alto Adige quella della Svp. In questo caso si può esprimere una sola preferenza. Se si esprime più di una preferenza, la scelta deve cadere, obbligatoriamente, su candidati di genere diverso. Quindi, se si esprimono due preferenze, si deve votare un maschio e una femmina. Se si decide di dare tre preferenze, per forza di cose si devono scegliere candidati di un genere e il terzo candidato dell’altro genere. Infine, per quanto ci riguarda, la lista della minoranza linguistica è collegata tecnicamente a quella di Forza Italia. Questo significa che, se il candidato più votato nella lista della Svp prende più di 50 mila voti di preferenza, ha il seggio assicurato nel caso in cui la somma di voti tra le liste di Forza Italia e della Svp ha diritto a seggi in base alla ripartizione. Questo significa che se la somma delle due liste dovesse aver diritto a un solo seggio questo andrebbe al candidato favorito della Svp Herbet Dorfmann, sempre che riesca a prendere più di 50 mila preferenze personali. Partecipano comunque alla distribuzione dei seggi tutte le liste che avranno superato la soglia di sbarramento nazionale del 4%. Questa è l’unica correzione al proporzionale puro. Il Trentino è inserito nella circoscrizione nordorientale insieme al Friuli Venezia Giulia, al Veneto e all’Emilia Romagna. Le liste ammesse alla sfida elettorale sono 17: Europa Verde, Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Partito Pirata, Popolo della Famiglia – Alternativa Popolare, Partito Animalista, Partito Democratico, La Sinistra, PPA Movimento Politico Pensiero Azione, +Europa – Italia in Comune – PDE Italia, Movimento 5 Stelle, Popolari per l’Italia, Forza Nuova, Forza Italia, SVP, Partito Comunista, Casapound Italia – Destre Unite. Si vota dalle 7 alle 23 e lo spoglio inizierà la mattina successiva.